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Vitalizio o elezioni anticipate: ecco a quanti parlamentari interessa

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Secondo alcuni, i parlamentari non accetteranno di andare al voto anticipato fintanto che non avranno maturato il vitalizio. Fra i molti argomenti del momento c’è anche quello dei vitalizi. Secondo alcuni, gran parte di deputati e senatori sarebbe contraria alle elezioni immediate per non perder...

Secondo alcuni, i parlamentari non accetteranno di andare al voto anticipato fintanto che non avranno maturato il vitalizio.

Fra i molti argomenti del momento c’è anche quello dei vitalizi. Secondo alcuni, gran parte di deputati e senatori sarebbe contraria alle elezioni immediate per non perdere il privilegio del vitalizio (o pensione parlamentare, come si chiama dal 2011), che matura con quattro anni e mezzo di legislatura, ovvero, nel caso specifico, a settembre del prossimo anno.

Quanti parlamentari sono al primo mandato

Del totale dei parlamentari al momento in carica, quelli al primo mandato (cioè coloro ai quali non spetta al momento alcun vitalizio) sono 596: Si tratta di 403 deputati e di 193 senatori (fonte Open Polis, Il Post), con un’incidenza complessiva del 60%.

Di questi, si sono già dichiarati a favore delle elezioni anticipate (o meglio, immediate), tutti gli esponenti del Movimento 5 Stelle (125 fra senatori e deputati) e tutti quelli della Lega. Conti alla mano, quindi, un’eventuale corrente di parlamentari che potrebbe spingere per un allontanamento dalle urne dovrebbe essere senz’altro in minoranza.

La questione vera è la legge elettorale

C’è però la questione della legge elettorale. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al termine delle consultazioni, è stato molto chiaro nell’affermare che è prioritaria l’esigenza di armonizzare i criteri di assegnazione dei seggi al Senato e alla Camera.

Dovrebbe quindi essere da escludere che si possa andare alle elezioni con l’attuale legge in vigore per il Senato (il Porcellum modificato, o Consultellum) e con l’italicum (con modifica pressoché certa da parte della Corte Costituzionale) in vigore alla Camera.

Il tema diventa quindi quello relativo ai tempi per la stesura e l’approvazione di una nuova legge elettorale. Si punta al voto a febbraio, ma al momento già si parla di primavera e, tenuto conto dell’attuale clima teso all’interno del panorama politico, non si possono escludere slittamenti ulteriori.

In ottica vitalizi, si tratta di capire se si arriverà così tanto in là, e cioè fino a settembre 2017, con la discussione relativa alla legge elettorale.