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Voghera, l’assessore Adriatici ai testimoni dopo la sparatoria: "Stava per darmi un calcio in testa"

Massimo Adriatici

Voghera, ecco cosa ha detto l’assessore Adriatici ad uno dei testimoni dopo l’omicidio: “Hai visto che ha fatto per darmi un calcio in testa?"

Spunta un’esclusiva video di Lapresse che sembra far luce su elementi molto importanti dell’omicidio di Voghera, video che indicherebbe cosa ha detto l’assessore Adriatici ai testimoni dopo l’omicidio per il quale pochi giorni fa il Gip ha ritenuto che debba restare ai domiciliari. Il video in questione riprende l’asessore alla Sicurezza del Comune di Voghera che dopo aver ucciso con un colpo di pistola Youns El Boussettaoui resta sulla scena del crimine. 

Cosa ha detto Adriatici ai testimoni: il presidio sulla scena del crimine

A far cosa? A fare una sorta di “presidio”, passeggiando avanti e indietro in presenza delle forze dell’ordine e parlando con alcuni testimoni dell’accaduto. E giusto mentre gli operatori del 118 soccorrono la vittima che è morente a terra con un proietto calibro 22 nel torace Adriatici si avvicina ad un ragazzo. Il giovane è intento a parlare con un carabiniere della pattuglia appena sopraggiunta. Le news a corredo del video riportano come in quella circostanza Adriatici, che ha fatto ricorso al Riesame,  stia in pratica “suggerendo” al teste la sua versione dei fatti, vera o meno che sia, quella cioè per cui  Youns avrebbe cercato di tirargli un calcio in testa mentre era a terra dopo il primo pugno.

Ecco cosa ha detto Adriatici ai testimoni:”Hai visto che voleva darmi un calcio in testa?”

E l’assessore sottolinea come sia fondamentale che quel dettaglio sia ben in memoria del ragazzo in questione con una frase: “Hai visto che ha fatto per darmi un calcio in testa? L’importante è quello, che hai visto che stava dandomi un calcio in testa”. Il duello procedurale viaggia su due binari: da un lato la difesa di Adriatici sostiene che di fronte ad una incombente ed inequivocabile minaccia alla sua vita l’assessore abbia dovuto sparare, dall’altro la Procura sta raccogliendo elementi per sostenere in fascicolo ed eventuale dibattimento come Adriatici non avesse alcun motivo per sparare, né per detenere un’arma carica sulla sua persona. 

Cosa ha detto Adriatici ai testimoni, ma le loro versioni sono divergenti

Vero è che Adriatici era stato colpito poco prima da un pugno al volto da Youns poi, cadendo a terra e secondo i testi, Adriatici avrebbe estratto l’arma e sparato. Tuttavia anche le testimonianze sul fatto confliggono: qualcuno sostiene che l’assessore abbia preso la mira e sparato a sangue freddo, qualcun altro giura che Youns stava provando ad aggredire di nuovo Adriatici a terra. Al momento non si hanno notizie certe su un elemento fondamentale: se cioè il teste a discarico di Adriatici sia lo stesso ragazzo che nel video Adriatici “imbecca”.  Dal canto loro i legali famiglia El Boussettaoui, Marco Romagnoli e Deborah Piazza, sono stati chiari: “È vergognoso vedere un indagato all’interno di una scena del crimine che gestisce come meglio crede”.

“Guerra” su cosa ha detto Adriatici ai testimoni: le parole dei legali della famiglia di Youns

E ancora: “Quel video getta seri dubbi sulla conduzione delle indagini, perché c’è un soggetto indagato che ha appena sparato a una persona e i carabinieri, senza ammanettarlo, gli consentono di passeggiare lungo la scena del crimine, di modificare potenzialmente elementi utili alla ricostruzione delle indagini, parla con i carabinieri come se nulla fosse successo, influenza palesemente il ricordo di un testimone”.