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Volo Delhi-Roma, tamponi falsi per i passeggeri indiani: positivo il 9%

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Secondo le testimonianze raccolte, molti indiani presenti sul volo Delhi-Roma avrebbero pagato per ottenere tamponi falsi ed evitare così la quaranten

Secondo le testimonianze raccolte dai medici, molti passeggeri indiani presenti sul volo Delhi-Roma avrebbero pagato per ottenere tamponi falsi ed evitare così la quarantena una volta sbarcati a Fiumicino.

Volo Delhi-Roma, tamponi falsi per passeggeri indiani

Scoppia il caso dei tamponi falsi rilasciati a molti passeggeri indiani presenti sul volo Delhi-Roma dello scorso 26 aprile 2021.

Secondo le testimonianze raccolte dai medici e funzionari di Fiumicino, pare che in India i passeggeri dle volo abbiamo pagato circa 30 dollari (corrispondenti a 20 euro) per falsificare i tamponi e imbarcarsi senza problemi per l’Italia, evitando così la quarantena obbligatoria, dopo la scoperta della variante indiana del covid.

Sui 223 passeggeri, solo il 9% (22 includendo i due membri dell’equipaggio) sarebbero risultati positivi. Numeri che hanno subito allarmato le forze dell’ordine e le asl.

Ma il tampone non l’ho fatto, ho pagato e mi hanno rilasciato un timbro, un falso certificato. E così sono salito sull’aereo”. Questa è la testimonianza diretta di uno dei passeggeri sbarcati a Fiumicino.

D’Amato: “Sistema non funziona”

Nelle ultime ore si è ricorso alla ricerca dei passeggeri per esami del caso e accertarne la situazione clinica. Intanto arriva il commento piccato da parte dell’assessore laziale Alessio D’Amato su quanto accaduto: “Ma è proprio il sistema che non funziona in teoria l’ordinanza dice a chi in precedenza, negli ultimi 14 giorni, era arrivato dall’India in Italia di mettersi in isolamento domiciliare”.

Davvero pensiamo che un lavoratore tornato dall’India legge l’ordinanza e di sua iniziativa decide di isolarsi?– così incalza l’assessore che poi conclude- Serve un sistema del tutto differente, bisogna recuperare le liste dei passeggeri tornati dall’India, dal Bangladesh e dallo Sri Lanka, e inviarle alle varie Asl“.

Stop ai voli

Alla luce dei fatti, sono arrivati i primi provvedimenti. Bloccati tutti voli per e da Delhi verso la capitale, ma il problema non è affatto risolto.

Dall’India infatti rimangono ancora consentiti i voli per Doha o Dubai che consentono lo scalo verso l’Italia. Un problema di interconnesione dei voli che potrebbe nel breve tempo creare dei problemi epidemiologici.

L’Istituto Superiore di Sanità già nella giornata di venerdì 30 aprile aveva segnalato un caso di variante indiana giunta da altre regioni. Il professor Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute lancia il monito: “Contro la variante indiana abbiamo preso precauzioni per quanto riguarda la mobilità dall’India, dal Bangladesh, dallo Sri Lanka. L’Italia è uno dei primi Paesi europei a prendere queste precauzioni: screening, quarantena vigilata, tampone. L’ordinanza ha ridotto sostanzialmente la mobilità dall’India“.