Sara Zambon Coloro che si chiedevano che fine avesse fatto, ora l’hanno scoperto: Wanna Marchi è tornata a far parlare di sè in tv e sui giornali e si sposerà nel 2017!
Chissà se invece del fatidico “sì”, preferirà pronunciare il suo famoso “d’accordo!”… Wanna Marchi, 74 anni, ricomparsa in televisione per “L’intervista” di Maurizio Costanzo dopo ben 16 anni di oblio mediatico, causato dalle note vicende giudiziarie che l’hanno vista protagonista, tornata in libertà definitivamente a settembre dell’anno scorso, decide ora di coronare il suo sogno d’amore, sposandosi con il compagno di una vita.
A dire la verità, questa non è la prima volta che la regina delle televendite, ormai spodestata, annuncia di voler convolare a nozze con il suo Francesco: già nel 2015, poco prima di uscire dal carcere di Bollate (MI) dove ha scontato la condanna di quasi 10 anni comminatale per le truffe tv, la Marchi aveva dichiarato di voler celebrare il suo secondo matrimonio in gran segreto (si fa per dire…). Ora sembra davvero che sia giunto il momento e la data è stata fissata per il prossimo 21 aprile.
La figlia, Stefania Nobile, ha fatto sapere che la cerimonia civile sarà celebrata dall’avvocato di famiglia, che fa anche parte del consiglio comunale. Accanto a Wanna, solo gli affetti più cari: niente fronzoli e pompa magna, anche perché tutti i beni accumulati negli anni di gloria sono stati sequestrati e, per vivere, si deve accontentare di una pensione minima.
Come ha confessato a Costanzo, la Marchi vorrebbe tornare a lavorare, magari sempre nel campo dell’estetica, ma non sono solo la sua personalità ed i suoi trascorsi ingombranti a metterle i bastoni tra le ruote: l’età non gioca per niente a suo favore, anche se sul piccolo schermo è apparsa in splendida forma e abbastanza combattiva, ma non arrogante come eravamo abituati a conoscerla prima della dura esperienza della detenzione.
Una cosa alla volta. Prima suggellerà quasi 30 d’amore con un anello al dito e poi vedremo se riuscirà anche a realizzare il sogno di un ritorno alla vita lavorativa attiva ed onesta.
