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West Nile, più che raddoppiati i casi in una settimana: le regioni a rischio

West Nile

L'Iss ha fornito un nuovo bollettino aggiornato sui casi di West Nile in Italia: in poco tempo le infezioni sono raddoppiate

L’emergenza della “febbre del Nilo” continua a preoccupare l’Italia, secondo l’Istituto superiore di Sanità i casi nel nostro Paese sono in breve tempo raddoppiati. In soli sette giorni le infezioni si sono alzate a dismisura.

West Nile, aumentano i casi: cosa sta succedendo in Italia

In Italia i casi di West Nile, la cosiddetta “Febbre del Nilo” trasmessa agli uomini dalle punture di zanzara, sono raddoppiati nel giro di una sola settimana. A riferirlo è l’ISS, l’Istituto superiore di Sanità, che ha stilato un nuovo report sulle infezioni. Da due mesi a questa parte (inizio giugno), i casi confermati in talia sono stati 94, di cui ben 48 nell’ultimo bollettino. I decessi sono, invece, fermi a 7.

La mappa della diffusione: quali sono le regioni più a rischio?

Sempre grazie al lavoro dell’ISS è stato possibile complrendere quali sono le regioni attualmente più a rischio. Della totalità dei casi attualemente attivi nella forma neuro-invasiva, 55 sono spartiti fra Veneto (33), Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte. In particolare, come è noto, la zona di Padova sembrerebbe essere di gran lunga quella più pericolosa, con un numero di pazienti ricoverati piuttosto elevato (12).