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Whatsapp vuole monetizzare con i dati degli utenti

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Importanti novità sono previste mondo di Whatsapp. L'azienda sta pensando di incrementare i ricavi con pubblicità e con Facebook

Importanti novità dall’universo di Whatsapp. L’azienda ha deciso di votarsi sempre di più al business. Sono stati effettuati degli ottimi miglioramenti. Si pensa anche, ragionevolmente, a monetizzare maggiormente. Verranno effettuati dei metodi nuovi per incrementare i ricavi. L’idea è quella di sfruttare la pubblicità tramite inserzioni, nella speranza che non siano particolarmente fastidiose. E poi, si prevede una collaborazione con Facebook. Ci sarà la profilizzazione incrociata tra i due colossi.

Whatsapp

Whatsapp sta cambiando, e sta migliorando. In primis per i propri utenti, che tutti i giorni messaggiano a più non posso con questa grande applicazione di successo. Whatsapp aveva già dato la possibilità, con un precedente aggiornamento, di rimuovere un messaggio non ancora letto dalla persona che avrebbe dovuto riceverlo. Adesso, la nota app ha aumentato, in beta non ancora disponibili (2.18.69-70-71), il periodo di tempo in cui è possibile rimuovere un messaggio già inviato. Da sette minuti, che è l’attuale lasso di tempo a disposizione, si passa a un periodo di oltre un’ora (circa 68 minuti). Naturalmente, la condizione necessaria è che il ricevente non abbia ancora visualizzato il messaggio. Un’altra interessante nuova opportunità è per chi utilizza un iPhone. Adesso, l’utente può registrare i messaggi vocali con la app senza dover tenere sempre premuto il tasto ‘microfono’. Si tratta di un sistema analogo al blocco maiuscole sulla tastiera anche per iPhone.

Aumento ricavi

Ci attendono, però, delle altre novità. Whatsapp è un sistema di comunicazione che si può definire ‘personale’. Questo in quanto si tratta di un mezzo di comunicazione ‘uno a uno’ anche se consente interazioni ‘uno a molti’. Attraverso l’aggiornamento 2.18.57, Whatsapp si accinge a generare nuovi metodi per incrementare i ricavi. Verranno utilizzate le inserzioni pubblicitarie e magari fastidiose. Queste giungerebbero in chat, da chi per esempio pianifica già su Facebook, eventualmente come banner automatici. È proprio vero che, quando un servizio è gratuito, è l’utente la merce. La vosa magari difficile, è comprendere in che modo lo si diventi.

Whatsapp, già circa un anno fa, aveva subito una sanzione per pratiche scorrette nel richiedere il consenso iniziale per la condivisione delle informazioni Facebook con quelle generate su Whatsapp. Era stato utilizzato lo spauracchio di non aver più la possibilità di usufruire di determinati servizi. Cosa a cui non si può assolutamente rinunciare.
Tuttavia, potrebbe essere un futuro verosimile quello di arrivare a sfruttare al massimo possibile la disponibilità della versione Business di WhatsApp. Quindi, questa eventualità, l’app, che era nata espressamente per mantenere una diretta connessione con i propri clienti, utilissima per esempio per una piccola azienda, potrebbe diventare un luogo di trasmissione per l’invio di pubblicità. Sperando che non si esageri troppo.
Oppure, ancora su Facebook, potrebbero venire proposte interazioni tra l’utente e le aziende multicanale. Perciò, ci saranno profilazioni condivise, per cui è possibile iniziare un’interazione con un’azienda su Facebook ma proseguirla su WhatsApp.

Sicuramente Mark Zuckerberg punta, per quanto possibile, ad assimilare totalmente Whatsapp. Il problema è quello di arrivare a mettere i piazza (magari disponibile al miglior offerente) le comunicazioni personali.