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Wikipedia Italia oscurata contro la legge sul copyright

Wikipedia Italia oscurata per protesta

La pagina vuole esprimere la sua opposizione agli articoli 11 e 13 della direttiva, che verrà votata dal Parlamento Europeo il 5 luglio.

Wikipedia Italia protesta contro la direttiva sul copyright che verra discussa il 5 luglio al Parlamento Europeo. La direttiva è accusata da molti studiosi ed esperti nel settore di essere un vero e proprio attacco alla libertà di espressione sul web. Per esprimere il proprio dissenso, la versione italiana della più nota enciclopedia online ha deciso di oscurare completamente le proprie pagine a partire dal 3 luglio.

Wikipedia Italia oscurata

Dalla mattina del 3 luglio, gli utenti che hanno tentato di accedere alle pagine di Wikipedia Italia sono stati reindirizzati a questo comunicato, con cui l’enciclopedia online spiega i motivi e le modalità della propria protesta.

Il comunicato di Wikipedia Italia

Sotto accusa è la direttiva sul copyright, che modifica le leggi sul diritto d’autore non a favore della “partecipazione di tutti alla società dell’informazione”, bensì andando nella direzione opposta, “imponendo nuove barriere, filtri e restrizioni”. I gestori del sito si dicono preoccupati che l’eventuale approvazione di questi decreti possa danneggiare molte piattaforme sul web, compresa la stessa Wikipedia, che potrebbe essere costretta a chiudere.

Si sottolinea inoltre la ferma opposizione alla direttiva da parte di personalità di spicco del mondo accademico, non solo digitale. Tra le voci che hanno criticato la proposta di legge c’è quella di Tim Berners-Lee, l’ideatore del web.

L’ultima parte del comunicato è un appello agli europarlamentari, ai quali viene chiesto di “respingere l’attuale testo della direttiva e di riaprire la discussione, vagliando le tante proposte delle associazioni Wikimedia” per permettere “l’estensione della libertà di panorama a tutta l’UE e la protezione del dominio pubblico”.

Attualmente le pagine in inglese sono ancora leggibili dall’Italia.

La direttiva sul copyright

Il 5 luglio il Parlamento Europeo di Strasburgo sarà chiamato a esprimersi sulla proposta di legge. L’obiettivo della nuova normativa è uniformare la legislazione dei singoli Stati dell’Unione nell’ambito del diritto d’autore, in particolare per quanto riguarda Internet. I due punti più controversi e discussi della direttiva europea sul copyright sono l’articolo 11 e l’articolo 13.

L’articolo 11, soprannominato link tax, ha l’obiettivo di proteggere il contenuti pubblicati dai giornali online. La norma prevede che chiunque voglia utilizzare un testo o parti di testo (compreso lo snippet) tratto da un articolo sul web dovrà richiedere una licenza alla testata che ne detiene i diritti. Pur proteggendo i giornalisti dalla dinamica del “copia-incolla”, l’articolo impedisce di citare qualsiasi forma di materiale online senza correre il rischio di sanzioni, qualora chi ne detiene i diritti volesse procedere legalmente.

L’articolo 13 (definito “il filtro degli upload”) prevede invece un controllo automatico preventivo di tutto il materiale presente sul web, per accertarsi che non violi il diritto d’autore. Questa norma riguarda non solo i testi, ma anche i file multimediali come audio, video e immagini. Una procedura che è stata da molti definiti come un bavaglio che limita la libertà di espressione perché consente a un sistema automatizzato di decidere che cosa può essere divulgato e cosa no. Un sistema simile viene già attualmente utilizzato da YouTube.