> > X Factor 2015, è Margherita l'eliminato del 4° live

X Factor 2015, è Margherita l'eliminato del 4° live

xf91

È andato in onda ieri sera il 4° appuntamento live del talent di Sky X Factor, con l'ormai tradizionale puntata a tema, questa volta dedicata alla musica dance elettronica. Dei nove concorrenti che hanno iniziato la serata, soltanto otto proseguiranno il loro cammino nella competizione, perché M...

È andato in onda ieri sera il 4° appuntamento live del talent di Sky X Factor, con l’ormai tradizionale puntata a tema, questa volta dedicata alla musica dance elettronica.

Dei nove concorrenti che hanno iniziato la serata, soltanto otto proseguiranno il loro cammino nella competizione, perché Margherita è stata eliminata al termine della puntata, dopo il voto finale del pubblico.

Dopo lo show di apertura dedicato a Giorgio Moroder, è iniziata la prima manche, che ha visto sul palco Enrica, Davide, gli Urban Strangers, Luca e i Landlord.

Enrica ha cantato Burning Up di Jessie J mostrandosi energica e grintosa, maliziosa (bellissimo il sopracciglio destro che si alza, tutto solo) e fresca. Imprecisioni in abbondanza, dal punto di vista vocale, eppure tutto ha funzionato lo stesso.

Davide ha cantato il brano di Howard Jones Things can only get better, presentando una bella riattualizzazione di un grande classico del synthpop. Sempre molto sotto controllo la parte vocale, dove qualche fraseggio è stato forse di troppo. Non originalissima, ma efficace, la scelta di inserire la parte rap. Bella la scenografia.

Gli Urban Strangers hanno presentato Numb / Encore dei Linkin Park con parti rap di loro composizione. L’esibizione, molto attesa, è stata però debole (è la seconda dopo quella con i Nirvana della scorsa settimana, in un certo senso la terza contando anche quella con l’incidente tecnico del 2° live). Deboli le parti vocali e debole la performance a livello interpretativo, con un arrangiamento che ha conservato poco dell’aggressività dell’originale e parti rap non incisive come sarebbe stato necessario. Gli Urban Strangers sono talentuosi, ma non possono pensare di vivere di rendita: finora il pubblico li ha sempre salvati, ma, si sa, le opinioni cambiano.

Luca, al termine di una surreale introduzione di Mika, ha cantato Always on my mind di Elvis Presley nella versione dei Pet Shop Boys. La scelta del pezzo è stata criticata, ma forse il problema principale è stato l’arrangiamento: l’impressione è che il brano andasse fatto più lento e che la tonalità fosse troppo bassa. Il timbro di Luca è stupendo, ma l’estensione vocale non è il pezzo forte di questo concorrente. Il risultato è una performance non brillante come richiederebbe la canzone, poco convincente, anche se salvata nel finale, quando Luca ha liberato un po’ la voce.

I Landlord hanno cantato Promises dei Nero. Il pezzo non è del genere amato dai Landlord, da nessun punto di vista, ma questo non può essere un problema di portata tale da generare una performance come quella di ieri sera. I Landlord si sono presentati sul palco abbigliati in modo troppo diverso dal solito, come se bastasse un cappello per cambiare il proprio background, si sono atteggiati come mai avevano fatto finora, nel tentativo di impossessarsi di un brano che a loro non appartiene: sarebbero dovuti essere i Landlord che esploravano un mondo diverso dal loro, invece sono stati i Landlord che fingevano di appartenere a un altro mondo.

Dopo l’esibizione degli ospiti Five Seconds of Summer, che hanno cantato Hey Everybody, cioè Hungry Like the Wolf dei Duran Duran (questi ultimi sono citati fra gli autori del brano, ma non tutti lo sanno), il voto del pubblico ha mandato in ballottaggio Luca.

La seconda manche ha visto poi sul palco Margherita, i Moseek, Leonardo e Giosada.

Margherita ha cantato Tainted Love dei Depeche Mode / versione Soft Cell, reggendo tutto il tempo fuori tonalità, combattendo e arrivando fino in fondo in mezzo a tanti problemi, non solo musicali – questo è ormai evidente – e non tutti per colpa sua. Di tutte le assegnazioni, questa è stata forse la meno azzeccata.

I Moseek hanno presentato Revolusion di Elliphant, e ancora una volta sono stati, dal punto di vista musicale, una spanna sopra tutti gli altri. Il brano è difficilissimo da tutti i punti di vista e loro (tutti e tre, e questo è uno dei punti di forza che sta emergendo) lo hanno eseguito con personalità, tecnica, presenza scenica e mestiere. Mentre alcuni concorrenti iniziano ad appannarsi, loro migliorano con il tempo.

Leonardo ha cantato Only you di Yazoo, offrendo una performance piacevole, non sbagliata, ma un po’ anonima, viziata da molte imprecisioni e da una presenza scenica che, con tutta la buona volontà, non si riesce a definire adeguata. La semplicità del concorrente è una buona qualità, ma non è un alibi per assumere certe posture.

Giosada, ultimo della serata, ha proposto The girl you want dei Devo, riuscendo a rendere in modo perfetto lo spirito del pezzo. Non ha cercato di strafare dal punto di vista vocale, non ha sbagliato una nota, si è mostrato credibile, disinvolto e con un buon look: in una parola, è stato pop. Bellissimo l’arrangiamento del brano, forse il migliore della serata.

Al termine della manche è finita al ballottaggio Margherita ed è iniziata la sfida fra lei e Luca, terminata, dopo che i giudici hanno deciso di ricorrere al tilt, cioè al voto del pubblico, con l’eliminazione della concorrente della squadra di Skin, che era già andata in ballottaggio nelle due puntate precedenti.