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Zangrillo contro il rivale Galli: “Ho curato anche i suoi pazienti, altrimenti sarebbero morti”

Alberto Zangrillo e Massimo Galli

Zangrillo contro il rivale Galli: “Ho curato anche i suoi pazienti”. Bordata del medico del San Raffaele contro il collega del Sacco

Alberto Zangrillo contro il rivale Massimo Galli nel salotto televisivo di Myrta Merlino: “Ho curato anche i suoi pazienti, altrimenti sarebbero morti”. Insomma, dire che fra i due camici bianchi, che non si sono mai piaciuti, la tensione resta altissima non è un’iperbole. Zangrillo e Galli hanno sempre rappresentato le due facce della medaglia in tema di addetti ai lavori sul tema covid, specialmente sul fronte mediatico e delle previsioni sull’andamento della pandemia, l’uno da sempre assertore della sconfitta del virus, l’altro cauto fino alla fustigazione e recentemente converso all’ottimismo di questi giorni in cui i numeri dei contagi e la campagna vaccinale spingono ad un maggiore ottimismo.

Zangrillo contro il rivale Massimo Galli: “Ho curato anche i suoi pazienti”

E le scintille fra i due, incasellabili ormai in una categoria televisiva a parte da quante sono state nel corso dei mesi, si sono sostanziate nel corso di una puntata de L’Aria che Tira su La7. Il nuovo Galli è marcatamente più ottimista ma i suoi strali contro le riaperture di fine aprile del governo Draghi sono ancora nella memoria catodica e web degli italiani. E il professor Alberto Zangrillo, del San Raffaele di Milano non ha resistito a lanciare l’ultima bordata contro il “rivale”. Attenzione, anche Zangrillo a suo tempo ebbe la sua fetta di “discutibile” notorietà quando l’ano scorso disse che il virus era “clinicamente morto”.

Zangrillo contro il rivale Galli: due linee opposte sull’andamento dei contagi

Sta di fatto che Zangrillo non ha retto alla tentazione e, debitamente imbeccato dalla brava conduttrice, ha proclamato: “Ho curato pazienti provenienti dal Sacco che altrimenti sarebbero deceduti”. Attenzione, caso mai non fosse stato intuito il Sacco è l’ospedale di Galli. La polemica fra i due va dunque avanti, dopo le minacce reciproche di querele dei mesi scorsi e l’arroccamento su due linee diametralmente opposte in quanto a lettura dei dati sui contagi.

Zangrillo contro il rivale Galli: “Ho curato anche i suoi pazienti e riesco a stare senza tv anche per 6-7 mesi”

E Zangrillo ha poi perfezionato la sua stilettata, l’ultima di una lunga serie di botta e risposta, su quello che è unanimemente considerato il “tallone di Achille” del professor Galli, il suo presenzialismo catodico. Una presenzialismo a cui Galli proclama una tantum di voler mettere freno ma che finisce sempre per ricondurlo ospite di qualche trasmissione tv dopo le ormai canoniche due settimane di “auto embargo” volontario. Ha detto Zangrillo alla Merlino: “Riesco a stare senza tv anche per 6-7 mesi”.