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Zelensky, il discorso al Parlamento italiano: "Il nostro popolo è un esercito, serve la pace"

Zelensky Parlamento italiano

Nel suo discorso al Parlamento Italiano, Zelensky ha ringraziato l'Italia per gli aiuti all'Ucraina, fatto il punto sullo stadio del conflitto e chiesto ulteriori sanzioni alla Russia.

Dopo un breve saluto dei presidenti di Camera e Senato, che hanno mostrato il sostegno italiano all’Ucraina e parlato di “una guerra insensata“, il presidente Vlodymyr Zelensky è intervenuto in videocollegamento a Montecitorio rivolgendosi all’intero Parlamento italiano: ha fatto seguito un discorso di Mario Draghi.

Il discorso di Zelensky al Parlamento italiano

Queste le sue parole pronunciate dopo una standing ovation da parte di tutti i parlamentari presenti in Aula: “Egregi signori presidenti, primo ministro e popolo italiano, oggi ho parlato con sua sanità Papa Francesco e ha detto parole molto importanti. Il nostro popolo è diventato un esercito quando ha visto che male porta con sé il nemico, quanta devastazione lascia dopo di sé e quanto spargimento di sangue vuole vedere. Settimana scorsa ho parlato a Firenze e in altre città europee chiedendo che tutti ricordassero il numero 79, i bambini uccisi in quel momento. Ora sono 117, questo è il prezzo della procrastinazione di fermare questa guerra.

“Genova come Mariupol ma distrutta”

Sono migliaia i feriti e decine di migliaia le famiglie distrutte, tutto iniziato da una sola persona. Nei quartieri seppelliscono i morti nelle fosse comuni e noi sappiamo che ogni giorno di guerra porterà via altre vite dei nostri bambini. La guerra continua, i missili e l’artiglieria non smettono di uccidere, le città ucraine vengono distrutte e a Mariupol, città grande come la vostra Genova, non c’è più nulla, solo rovine dopo tre settimane di intero assedio.

Parlo da Kiev, dalla nostra capitale, che per la nostra regione è altrettanto importante come lo è Roma per tutto il mondo. Da qui inizia la cultura di un grande popolo che nella sua storia ha vissuto delle guerre feroci ora noi siamo al limite della sopravvivenza. Abbiamo bisogno di vivere nella pace continua ed eterna ma ogni notte cadono bombe e missili e nei dintorni ci sono diverse truppe russe che distruggono e portano via i nostri beni.

“Putin vuole distruggere i vostri valori”

Questo è stato fatto in Europa dai nazisti e l’esercito russo è riuscito a minare anche il mare vicino ai nostri porti, cosa che rappresenta un pericolo per i paesi vicini perché le mine possono arrivare fino a loro. Bisogna fare il possibile per garantire la pace dopo una guerra pianificata per anni da una sola persona non solo contro l’Ucraina ma contro tutta l’Europa: il suo obiettivo è la distruzione dei vostri valori di democrazia e diritti dell’uomo e noi siamo solo il cancello per entrare in Europa.

Dovete ricordare che gli ucraini vi sono stati vicini durante la pandemia inviando i nostri medici e anche voi ci avete sostenuto quando da noi c’erano le alluvioni. Noi lo apprezziamo moltissimo, ma abbiamo bisogno di altre sanzioni e pressioni affinché la Russia non cerchi riserve militari in Libia o in Siria ma la pace.

“Non sappiamo se potremo esportare mais e olio”

Le conseguenze di questa guerra si sentono in diverse parti del mondo perché l’Ucraina ha sempre esportato viveri. Ma come possiamo seminare sotto l’artiglieria russa e come possiamo coltivare quando il nemico distrugge i nostri campi? Non sappiamo se e quando potremo esportare mais, olio e frumento e altri prodotti primari. I prezzi stanno crescendo e milioni di persone avranno bisogno di aiuto di fronte alle vostre coste.

“La guerra deve finire al più presto”

Italiani, voi conoscete bene gli ucraini e sapete che non hanno mai voluto la guerra. Voi sapete chi ordina di combattere e chi fa propaganda. Non dovete essere il luogo che accoglie gli oligarchi russi, dobbiamo congelare i loro attivi e bloccare chi a Mosca ha la forza di decidere. Non dovete permettere eccezioni per qualsiasi banca russa e dovete fermare la crisi alimentare perché la guerra deve finire al più presto e dobbiamo proteggere le famiglie ucraine.

Dobbiamo ricostruire l’Ucraina insieme all’Unione Europea. Sono venuto qui spesso prima della guerra e apprezzo la vostra sincerità e la vostra forza delle relazioni. Voglio ringraziarvi per il vostro aiuto e per l’accoglienza dei cittadini fuggiti dalla guerra: ricorderemo sempre il vostro calore e il vostro coinvolgimento. Gloria all’Ucraina e grazie Italia“.

L’intervento di Draghi

Questa la risposta del premier italiano: “A nome del governo e mio personale voglio ringraziare Zelensky per la sua straordinaria testimonianza. Dall’inizio della guerra l’Italia ha ammirato il coraggio, la determinazione e il patriottismo dei cittadini ucraini. L’arroganza di Mosca si è scontrata con la dignità di questo popolo che frena le mire espansionistiche della Russia. La resistenza dei luoghi su cui si abbatte la ferocia del presidente Putin è eroica. Oggi l’Ucraina non difende soltanto se stessa ma anche la nostra pace e la nostra sicurezza, quell’ordine multilaterale basato sulle regole e i diritti che abbiamo costruito dal dopoguerra in poi.

“Pronti a fare di più per l’Ucraina”

L’Italia vi è grata e la solidarietà mostrata dagli italiani è enorme. Abbiamo spalancato le porte di case e scuole ai profughi ucraini e continueremo a farlo perché davanti all’inciviltà non intendiamo girarci dall’altra parte. Il governo e il Parlamento sono in prima fila nel sostegno all’Ucraina. Sin da subito abbiamo offerto aiuti finanziari e umanitari e risposto insieme ai partner europei alle richieste ucraine di assistenza per difendersi dai russi. Siamo pronti a fare ancora di più attivando corridoi speciali per i minori orfani e trasferendo persone fragili e malate.

Nel decreto approvato venerdì abbiamo stanziato nuovi fondi per finanziare l’accoglienza dei rifugiati affinché abbiano una casa, trovino un lavoro e si integrino nella nostra società come hanno fatto i 236 mila ucraini che già vivono in Italia a cui va tutta la mia vicinanza. Le sanzioni concordate in Europa hanno l’obiettivo di indurre la Russia a cessare le ostilità e a sedersi con serietà e sincerità al tavolo dei negoziati. Davanti a Mosca che ci voleva divisi ci siamo mostrati uniti e finora le sanzioni hanno colpito duramente l’economia e i patrimoni personali delle persone più vicine a Putin.

“Vogliamo l’Ucraina nell’Unione Europea”

Ci stiamo anche attivando per superare la nostra dipendenza dal gas russo e allo stesso tempo vogliamo disegnare un percorso di maggior vicinanza all’Ucraina. Il suo ingresso nell’UE è lungo ma voglio dire a Zelebnky che l’Italia è al suo fianco in questo processo e vuole il suo stato nell’Unione Europea. Quando orrore e violenza sembrano avere il sopravvento, occorre difendere i valori civili e democratici offrendo accoglienza a chi scappa dalla guerra. Di fronte ai massacri dobbiamo rispondere con aiuti, anche militari, alla resistenza. Al crescente isolamento di Putin dobbiamo opporre l’unità della comunità internazionale: l’Ucraina ha il diritto di essere sicura, libera e democratica. L’Italia è con voi, presidente Zelensky“.