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Zelensky: "Resto in Ucraina, mi protegge la mia gente. Minacce di Putin segnale di debolezza"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky

Zelensky ha rilasciato una lunga intervista in cui ha ribadto la volontà di rimanere in Ucraina e chiesto il supporto dell'Occidente contro la Russia.

Il presidente ucraino Zelensky ha fatto il punto sul conflitto in corso in Ucraina ribadendo la volontà di non allontanarsi dai suoi concittadini e chiedendo all’Occidente di inasprire le sanzioni contro la Russia. Non ha poi mancato di definire un bluff la minaccia del ricorso al nucleare da parte del Cremlino.

Zelensky: “Resto in Ucraina, mi protegge il mio popolo”

In una lunga intervista rilasciata a Cathrin Gilbert di Die Zeit e tradotta dal Corriere della Sera, l’uomo ha ribadito di voler vivere tra la sua gente, la migliore protezione che ci sia, pur consapevole che potrebbe essere l’obiettivo numero 1 del Cremlino. “Io resto accanto al mio popolo, gli americani si sono sbagliati su di me“, ha affermato in relazione alla proposta degli USA di aiutarlo a fuggire da Kiev. Quando la Russia preparava l’invasione, “Putin non poteva immaginare che gli ucraini avrebbero difeso il loro Paese con tale determinazione“. Il Cremlino, ha continuato, non aveva messo in conto che per loro sarebbe stata una Grande guerra patriottica proprio come quella che l’Unione sovietica combatté contro Hitler.

Alla domanda su come stia vivendo questi giorni, Zelensky ha così risposto: “Dormo pochissimo, bevo una quantità impressionante di caffè e sono costantemente impegnato in discussioni e trattative. Sto facendo molte cose indispensabili per assicurare la difesa e la salvezza dei miei connazionali“.

“Non abbiamo paura dell’avanzata russa”

Quanto all’avanzata russa verso Kiev con una colonna di mezzi corazzati, camion e artiglieria lunga 60 km, il presidente ha dichiarato di non avere paura: “Abbiamo già dimostrato al mondo che sappiamo difenderci. Non siamo noi a doverci sentire intimoriti bensì i politici di tutto il mondo, perché quello che la Russia sta facendo all’Ucraina in questo momento altri Paesi potrebbero tentare di farlo nei confronti dei loro vicini“. Per questo la difesa dell’Ucraina e il sostegno dell’Occidente rappresentano realmente una mobilitazione globale contro la guerra, ha aggiunto.

“Inasprire sanzioni contro la Russia”

Quanto alle sanzioni comminate contro il Cremlino, Zelensky le ha definite insufficienti: si continua infatti a comprare petrolio e gas dalla Russia e le imprese occidentali sono ancora attive nel mercato russo mentre l’Ucraina “è bersaglio di un attacco che ci riporta alla mente i momenti peggiori della Seconda guerra mondiale“. Per questo ha chiesto che vengano ulteriormente inasprite bloccando l’esportazione di gas e prodotti petroliferi, chiudendo i porti di tutto il mondo alle navi russe ed escludendo tutte le banche russe dal sistema SWIFT. “Se non lo fate adesso, sarete costretti ad adottare misure molto più pesanti per proteggere le repubbliche baltiche, la Polonia, la Moldavia, la Georgia, ed altri Paesi confinanti con la Russia da possibili invasioni“, ha avvertito.

“Minaccia di guerra nucleare è un bluff”

Quanto infine alla minaccia di guerra nucleare contro l’Occidente da parte di Putin, secondo lui “non è altro che un bluff“. Una cosa è agire da assassino criminale, ha spiegato, un’altra scegliere il suicidio: l’utilizzo di armi nucleari significa infatti la fine per tutte le parti in causa, non solo per chi schiaccia il bottone per primo. A suo avviso le minacce di Putin non sono altro che un segnale di debolezza a cui deve ricorrere perché i suoi piani non stanno funzionando. “Sono certo che la Russia è ben consapevole delle conseguenze catastrofiche di qualunque tentativo di far uso delle armi nucleari“, ha concluso.