> > Aeroporto in Etiopia: 500 milioni dalla Banca africana di sviluppo

Aeroporto in Etiopia: 500 milioni dalla Banca africana di sviluppo

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L'Etiopia punta in alto con un nuovo aeroporto, ma ci sono domande da porsi sulla sua sostenibilità.

Diciamoci la verità: l’idea di costruire il più grande aeroporto dell’Africa in Etiopia è affascinante, ma le sfide economiche e sociali che un progetto di tale portata comporta meritano una riflessione approfondita. La Banca africana di sviluppo (Afdb) ha deciso di investire ben 500 milioni di dollari in questa ambiziosa iniziativa, ma ci chiediamo: è davvero una mossa saggia?<\/p>

Un investimento da 10 miliardi di dollari: chi paga il conto?<\/h2>

La somma totale per la realizzazione del nuovo aeroporto si aggira intorno ai 10 miliardi di dollari. Di questi, Ethiopian Airlines ha promesso di coprire il 20% del costo, mentre il resto sarà finanziato da vari creditori. Ma ecco il punto: nonostante i proclami di crescita e sviluppo, l’Etiopia ha affrontato una serie di sfide economiche e politiche negli ultimi anni. La corruzione, i conflitti interni e la gestione delle risorse sono solo alcune delle problematiche che potrebbero mettere a rischio la sostenibilità di un progetto di questo calibro. E, mentre tutti fanno finta di ignorarlo, la realtà è meno politically correct: l’industria aerea globale sta affrontando cambiamenti radicali. La pandemia ha messo in luce la vulnerabilità del settore, e i viaggi aerei non sono più una garanzia di profitti. Allora, è davvero il momento giusto per investire così massicciamente in un nuovo aeroporto?<\/p>

Analisi controcorrente: l’infrastruttura serve davvero?<\/h2>

Il re è nudo, e ve lo dico io: non sempre un aeroporto più grande si traduce in maggiore benessere per la popolazione locale. Ci sono già aeroporti in Africa che funzionano al di sotto delle loro capacità. Dobbiamo anche considerare l’impatto ambientale di un’infrastruttura del genere, che non può essere sottovalutato. Più voli significano più emissioni di CO2, e in un momento in cui il cambiamento climatico è una priorità globale, è davvero giusto continuare a investire in infrastrutture che potrebbero contribuire a un problema già grave?<\/p>

Le città che beneficiano di nuovi aeroporti spesso vedono un incremento del turismo, ma questo non è sempre accompagnato da un miglioramento della qualità della vita per i residenti. Anzi, la costruzione di grandi opere può portare a un aumento dei prezzi e a una gentrificazione che esclude le popolazioni più vulnerabili. Quindi, la domanda rimane: questo aeroporto porterà davvero benefici tangibili alla comunità etiope o sarà solo un altro monumento all’ambizione senza sostanza?<\/p>

Conclusione: riflettiamo sul futuro<\/h2>

So che non è popolare dirlo, ma occorre una riflessione profonda su come e dove investiamo le nostre risorse. L’Etiopia ha bisogno di sviluppo, ma è fondamentale che sia uno sviluppo sostenibile, che non lasci indietro chi già fatica a sopravvivere. Gli investimenti in infrastrutture devono essere accompagnati da politiche sociali che garantiscano che i benefici siano equamente distribuiti. Solo così potremo davvero parlare di progresso.<\/p>

Invito quindi a un pensiero critico su questo progetto. Non lasciamoci abbagliare dalla grandezza delle promesse, ma analizziamo con attenzione ciò che comporta. Dobbiamo chiederci se stiamo costruendo un futuro luminoso o semplicemente un altro sogno irrealizzabile.<\/p>