Sara Giudice, milanese di nascita e apolide nel cuore, classe 1986. Laureata in Lingue e Comunicazione alla Iulm di Milano e master in comunicazione presso la business school del sole 24 ore. Cresciuta a pane e politica, è grazie ai libri di Oriana Fallaci che esplode la sua passione giornalistica. Ha iniziato la carriera televisiva presso la televisione americana Class Cnbc come inviata politica. Arrivata a La7 lavora prima per la trasmissione In Onda poi per PiazzaPulita, collabora con Il Fatto Quotidiano e l'Inkiesta.
Nel 2017 ha vinto il premio Giancarlo Siani con un'inchiesta sul traffico illecito di rifiuti a Roma, nel 2019 il Premio Maurizio Rampino con un'inchiesta sulla criminalità ad Afragola. Insieme ad altri colleghi ha scritto il libro "Italia sotto inchiesta" pubblicato da Meltemi.
Il mio motto? "Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia e qualcuno a cui raccontarla".
Il Presidente della Regione Campania ha definito una “mammina” la donna preoccupata per il futuro di sua figlia, costretta alla didattica a distanza. Invece è una Stra-mamma.
La copertina di Gente che mostra il lato B della figlia tredicenne di Francesco Totti e Ilary Blasi ha cancellato l’identità della ragazza, costringendola ad assomigliare alla madre e a mostrare le parti più attraenti del suo corpo.
Il Coronavirus può colpire e uccidere tutti. Ma per chi resta e lo combatte, il trattamento non è certo uguale. È il caso di alcuni comuni italiani che stanno considerando alcuni cittadini come di serie B.
Ho sempre raccontato nei miei viaggi da cronista quelli che vengono respinti, ma non avevo mai sentito un agente di polizia gridarmi: “Sei italiana, nessun italiano mette piede qui”.
Lo chiamano il Bel Paese, è il posto dove i bambini non sono tutti uguali, non sono tutti innocenti, non sono tutti meritevoli di una vita felice e spensierata, dignitosa.