Milano, 10 ott. (Adnkronos) – "Dalla lettura delle intercettazioni ambientali effettuate dai carabinieri, emerge un chiaro riferimento ai presunti pagamenti della famiglia Sempio nei confronti dei legali di fiducia", tra cui anche l'attuale difensore Massimo Lovati. E' un passaggio di un'annotazione del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Brescia inviato alla Procura guidata da Francesco Prete che insieme alla pm Claudia Moregola sta svolgendo l'indagine sull'ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti, indagato per corruzione in atti giudiziari perché nel 2017, secondo l'ipotesi accusatoria, avrebbe favorito – in cambio di 20-30mila euro – l'arcjhiviazione di Andrea Sempio, nuovamente indagato per l'omcidio in concorso di Chiara Poggi.
"Nel corso della conversazione ambientale" – si legge nella nota che fa riferimento al caso Garlasco – si sottolinea che Giuseppe Sempio affermava 'Adesso bisogna che troviamo la formula di pagare quei signori li'" e, alla domanda della moglie su chi intendesse, Giuseppe risponde "eh, portare i soldi all'avvocato visto che escono…", al che i familiari prospettavano varie soluzioni per "trovare il modo di effettuare pagamenti non tracciabili e nel contesto si faceva espresso riferimento alle zie di Andrea Sempio, ossia Ivana e Silvia, nonché al marito di quest'ultima" mette nero su bianco il luogotenente Davide Canalicchio.
E se gli assegni dei familiari ai Sempio sono rintracciabili – l'ipotesi della corruzione ha portato lo scorso 26 settembre la Gdf di Brescia a perquisire Venditti e i familiari dell'indagato – "le modalità prospettate sembrano più vicine all'ipotesi di dover pagare in maniera occulta persone diverse, indicate come 'quei signori lì', piuttosto che i difensori di fiducia".