> > Cultura: Gnassi (Pd) a Giuli, 'commissioni MiC usate come manganello pol...

Cultura: Gnassi (Pd) a Giuli, 'commissioni MiC usate come manganello politico'

default featured image 3 1200x900

Roma, 1 lug. (Adnkronos) - "Una valutazione irricevibile nel merito e nel metodo. Una scelta che non ha ragione d’essere da un punto di vista culturale ed è figlia di un Governo che ha trasformato un organismo tecnico - la Commissione per il teatro - in un manganello politico&rdquo...

Roma, 1 lug. (Adnkronos) – "Una valutazione irricevibile nel merito e nel metodo. Una scelta che non ha ragione d’essere da un punto di vista culturale ed è figlia di un Governo che ha trasformato un organismo tecnico – la Commissione per il teatro – in un manganello politico”. Così il deputato democratico Andrea Gnassi interviene sul declassamento del Festival dei Teatri di Santarcangelo, annunciando la presentazione di un'interrogazione parlamentare al ministro della Cultura, Alessandro Giuli.

Gnassi chiede al ministro di motivare il punteggio attribuito all’Associazione Culturale Santarcangelo dei Teatri e la conseguente riduzione del contributo pubblico, sottolineando come, a fronte di un bando sostanzialmente invariato rispetto all’anno precedente, risulti incomprensibile il dimezzamento del punteggio ottenuto, a parità di direzione artistica e progettualità. “Chi non si allinea alle volontà del Ministero viene escluso – dichiara Andrea Gnassi –. Dopo il caso del Teatro della Pergola in Toscana, ora tocca a Santarcangelo dei Teatri. E non è un caso: mentre si tagliano fondi a realtà consolidate, emergono nuovi beneficiari che, pur senza dimostrare reali meriti artistici secondo i criteri della stessa Commissione ministeriale, ottengono finanziamenti grazie a una chiara appartenenza politica di destra. La cultura non può e non deve essere giudicata con criteri politici".

"Qui, invece, si colpisce deliberatamente chi non è allineato, usando ogni mezzo per limitare la libertà di espressione e di pensiero. Santarcangelo dei Teatri è il festival più longevo d’Italia: da 55 anni, dal 1970, porta sul nostro territorio i migliori artisti e affronta temi attuali, facendone una vetrina internazionale. Temi che evidentemente non piacciono a questo Governo, che con quest’ultimo atto conferma la sua linea: ridurre l’autonomia e sottomettere la cultura al controllo politico. Noi ci opponiamo, e continueremo a farlo con ogni mezzo possibile”.