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Dazi sui semiconduttori: impatti e reazioni

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L'amministrazione Trump prepara misure drastiche sui semiconduttori: ecco cosa significa per l'industria e i consumatori.

AGGIORNAMENTO ORE 10:30 – Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha lanciato una proposta audace: dazi fino al 300% sulle importazioni di semiconduttori. Ma cosa significa realmente per il mercato? Secondo Trump, questa manovra è destinata a stimolare gli investimenti nella produzione interna. Tuttavia, esperti avvertono che potrebbe avere ripercussioni devastanti sulle catene di approvvigionamento globali, colpendo in modo diretto le aziende già attive nel Paese.

Dettagli del piano tariffario

Il 7 agosto, durante un evento alla Casa Bianca, Trump ha svelato le sue intenzioni di applicare un dazio del 100% sulle importazioni di semiconduttori. Tuttavia, le ultime notizie suggeriscono che l’aliquota potrebbe essere ancora più alta. Ma come funzionerebbe? Le aziende straniere che decidono di aprire impianti di produzione o centri di ricerca negli Stati Uniti potrebbero beneficiare di esenzioni. Ma attenzione: se non rispettano gli impegni, i dazi potrebbero essere applicati retroattivamente. “Se, per qualche motivo, dici di costruire e non costruisci, allora andiamo indietro, sommiamo e ti addebitiamo in un secondo momento,” ha dichiarato Trump, dimostrando una determinazione ferrea nel garantire che le aziende onorino gli accordi. Durante un volo su Air Force One, ha promesso che i dettagli saranno rivelati a breve e che le tariffe potrebbero superare le aspettative iniziali.

Motivazioni dietro i dazi

Ma perché Trump ha deciso di adottare questa strategia? L’obiettivo principale è chiaro: incentivare gli investimenti e la produzione negli Stati Uniti. G Dan Hutcheson, vicepresidente di TechInsights, spiega che “il fine primario è invertire il svantaggio di costo per la produzione negli Stati Uniti e trasformarlo in un vantaggio.” In questo contesto, i dazi non servono solo a tutelare l’industria domestica, ma anche a ridurre la dipendenza dagli approvvigionamenti esteri e a consolidare la posizione di Washington nella crescente rivalità con la Cina, un altro gigante della produzione di chip. È interessante notare che questa questione suscita preoccupazioni bipartisan, tanto che l’amministrazione Trump ha avviato un’indagine sulle pratiche commerciali scorrette della Cina nel settore dei semiconduttori.

Impatto sulle aziende e sull’industria globale

Ma quali sono le conseguenze per le aziende? Le multinazionali tecnologiche come Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC) e Samsung, che hanno già investito negli Stati Uniti, potrebbero non risentire immediatamente dei nuovi dazi. Tuttavia, la situazione è più complessa per altri produttori, in particolare quelli cinesi, che si trovano ad affrontare ostacoli significativi per gli investimenti negli Stati Uniti. Yongwook Ryu, docente alla Lee Kuan Yew School of Public Policy, sottolinea che i dazi potrebbero diventare una leva nelle trattative tra Stati Uniti e Cina. “I dazi specifici per prodotto sono mirati a rafforzare l’egemonia tecnologica degli Stati Uniti e a contenere la Cina,” afferma. Nel 2024, gli Stati Uniti hanno importato semiconduttori per un valore di circa 40 miliardi di dollari, con Taiwan, Corea del Sud e Cina tra i principali fornitori. Ma la situazione è complicata: molti chip attraversano le frontiere più volte durante il processo di produzione e assemblaggio.

In definitiva, i dazi rappresentano una grande preoccupazione per l’industria globale dei semiconduttori, già segnata dall’incertezza. Nick Marro, analista presso l’Economist Intelligence Unit, avverte che non è chiaro se il governo degli Stati Uniti riesca a far rispettare queste misure. “Potrebbe non esserci una chiara guida su come saranno strutturati questi dazi,” avverte, suggerendo che i consumatori potrebbero essere tra i più colpiti. Le aziende potrebbero essere costrette a sostenere inizialmente i costi, ma alla lunga saranno proprio i consumatori a pagare il prezzo più alto. Sei pronto a vedere come questa situazione si evolverà nei prossimi mesi?