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Delitto in fonderia di famiglia, Giacomo Bozzoli ottiene l’accoglimento del ricorso dalla Corte Europea

giacomo bozzoli

Giacomo Bozzoli: il ricorso alla Corte europea è stato ammesso, mentre il processo a un operaio coinvolto nel delitto si complica con nuovi dettagli tecnici sull’inchiesta.

Un caso ancora tutto da chiarire. La Corte europea dei diritti dell’uomo ha ammesso il ricorso presentato dai legali di Giacomo Bozzoli, il bresciano condannato all’ergastolo per la morte dello zio Mario, scomparso in circostanze drammatiche nella fonderia di famiglia a Marcheno, nell’ottobre 2015.

Giacomo Bozzoli, ricorso ammesso: cambia la ricostruzione del delitto in fonderia?

Secondo Bresciaoggi, il ricorso presentato dai legali di Giacomo Bozzoli è stato ritenuto ammissibile. Per ora, però, non ci sono sviluppi concreti. Il nodo della questione riguarda il cambio del capo d’imputazione, avvenuto all’ultimo momento nel processo di primo grado. All’inizio, Bozzoli era accusato di aver ucciso lo zio e di averne nascosto il corpo fuori dall’azienda, in un luogo non precisato. Poi è arrivata una svolta, piuttosto inaspettata. Un esperimento giudiziale – un maialino immerso nel metallo fuso dentro il forno della fonderia – ha fatto da prova simbolica, rivelando qualcosa che ha spinto la Corte d’Assise di Brescia a cambiare versione. Ora si sostiene che Mario Bozzoli sia stato ucciso proprio nel forno dove lavoravano insieme. Una ricostruzione confermata in tutti i gradi di giudizio.

Attesa per la Corte Europea per Giacomo Bozzoli: mentre il processo a Maggi procede

Nel frattempo, la vicenda si allarga. Sotto processo c’è anche Oscar Maggi, operaio addetto al forno, accusato di aver aiutato Giacomo Bozzoli nel piano criminale. Secondo l’accusa, Maggi avrebbe riattivato il sistema di aspirazione dei fumi, bloccato dopo la “fumata anomala” — quella stessa fumata che per gli inquirenti ha certificato il delitto, visto che sarebbe stata causata dalla carbonizzazione del corpo di Mario Bozzoli. Un dettaglio tecnico che, per quanto macabro, è al centro dell’intera indagine.

La storia resta ingarbugliata, con interrogativi che pesano ancora sulla verità. E Giacomo Bozzoli? Aspetta, in attesa che la Corte europea decida sul ricorso, senza poter sapere cosa potrebbe davvero succedere.