Roma, 9 ott. (Adnkronos) – "Il Documento programmatico di finanza pubblica è cornice fondamentale per la prossima manovra di bilancio. Nel dibattito è emerso il tema dei dazi americani, su cui qualcuno ha cercato di scaricare la responsabilità sul governo: è una trattativa tra Ursula von der Leyen e il presidente Usa, richiesta dalla stessa sinistra.
Ma il vero ‘dazio’ penalizzante per le imprese è il Green Deal europeo, che pesa per oltre 1200 miliardi di euro, l’8% del Pil, contro lo 0,4-0,7% stimato per i dazi USA. L’Italia ha chiuso il 2024 con un avanzo statale primario di circa 10 miliardi. Il nostro Paese, di fatto, è l’unico del G7 ad essere riuscito, dopo il Covid, a riportare in attivo i propri conti pubblici prima del pagamento degli interessi". Così la deputata Rebecca Frassini, dichiarando il voto favorevole della Lega al Dpfp.
"Nel 2024 la più forte correzione del disavanzo della storia repubblicana, mentre già quest’anno, in luogo del 2026 il deficit sotto il 3%, quindi, potremmo chiudere la procedura Ue per disavanzi eccessivi con un anno di anticipo rispetta al cronoprogramma. Sul debito pubblico, il superbonus ha pesato 126 miliardi, beneficiando solo 500mila immobili su 35 milioni una vera e proprio bolla che ha drogato il mercato. Oggi, invece, crescita record dell’occupazione al 63%, con 10 milioni di donne occupate e aumento dei contratti a tempo indeterminato. Resta la sfida della crescita del Pil, ma grazie anche alla credibilità internazionale del Paese conquistata da questo governo grazie all’ottimo lavoro del ministro Giorgetti, siamo sulla strada giusta", conclude.