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Emanuela Orlandi, quel numero annotato nel diario riapre interrogativi mai risolti

Emanuela Orlandi

Emanuela Orlandi: il caso si arricchisce di nuovi interrogativi. Un numero di telefono sbagliato e ipotesi confuse complicano ulteriormente le indagini sulla sua scomparsa.

Durante un’audizione che ha sollevato più di qualche domanda, Lidano Marchionne, commissario capo della Polizia di Stato all’epoca dei fatti, ha raccontato un dettaglio che aggiunge confusione al già complicato caso della scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Durante la sua testimonianza davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta, è emerso un giallo: un numero di telefono trovato nel diario di Emanuela, che avrebbe dovuto essere cruciale per le indagini.

Emanuela Orlandi e il numero misterioso: la convocazione sbagliata

Nel corso dell’audizione, uno dei commissari ha chiesto conto di una convocazione fatta dalla Digos a una persona sulla base di un numero trovato nel diario di Emanuela Orlandi, legato a una “certa Federica”. Ma, sorpresa: il numero usato per convocarla non corrispondeva a quello scritto nel diario. A quanto pare, una cifra era diversa. Un errore? Marchionne, con voce sicura, ha confermato che la firma e il verbale erano suoi, ma ha ammesso di non ricordare nel dettaglio la vicenda.

“Non ricordo bene la questione”, ha detto. E qui scatta il primo dubbio. Se quel numero era lì, sul diario di Emanuela, perché usarne un altro? Un altro mistero nel mistero.

Emanuela Orlandi: i documenti e le ipotesi confuse

Marchionne ha sottolineato che sarebbe fondamentale esaminare i documenti originali e capire in che contesto è stato redatto quel verbale. L’interrogativo è sempre lo stesso: se il numero proveniva davvero dal diario di Emanuela, come si spiega l’errore? O, più inquietante, potrebbe esserci stata una segnalazione da altre fonti? La senatrice Daisy Pirovano ha suggerito un’altra possibilità: “Guardando la foto del diario, mi viene il dubbio che il nome non sia ‘Federica’, ma ‘Federico’.” Se fosse così, il numero sarebbe ancora più confuso. Pirovano ha insistito sulla necessità di un approfondimento, magari anche per scoprire se quel numero è stato mai realmente verificato.

Per ora, la Commissione sembra voler andare fino in fondo, con l’aiuto dei consulenti tecnici. Ma, come sempre, ogni risposta sembra portare a nuove domande. E il caso Orlandi continua a nascondere ombre inquietanti.