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Emergenza incendi in Spagna: oltre 350mila ettari in fiamme

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La Spagna affronta un'emergenza incendi senza precedenti, con centinaia di migliaia di ettari distrutti e migliaia di evacuazioni.

La Spagna sta affrontando una crisi di dimensioni senza precedenti a causa di incendi devastanti. Circa 350mila ettari di vegetazione nel nord-ovest del Paese sono andati in cenere. La ministra della Difesa, Margarita Robles, non ha usato giri di parole, definendo la situazione \”dantesca\”. Nonostante il numero di roghi attivi sia calato rispetto all’anno precedente, la gravità dei danni è davvero allarmante.

La situazione attuale

Al momento, circa 30 dei 40 focolai attivi si concentrano nella regione di Castiglia e León. Qui, oltre 3.000 persone sono state evacuate da 60 comuni, mentre i centri sportivi si sono trasformati in rifugi temporanei. Le autorità hanno già ordinato lo sgombero di dieci paesi nella Valle del Valdeón, tra cui la famosa località turistica di Caín, con il Parco Nazionale de los Picos de Europa che è in pericolo. La ministra Robles ha affermato: \”Nei vent’anni dell’Unità militare d’emergenza non avevamo mai visto nulla di simile\”.

Il premier Pedro Sánchez ha espresso il suo cordoglio per le quattro vittime già registrate, tra queste un vigile del fuoco che ha perso la vita mentre cercava di domare le fiamme. \”Siamo in una situazione disperata e le forze di emergenza stanno facendo tutto il possibile per contenere i roghi\”, ha aggiunto con una nota di tristezza.

Le misure di emergenza

In risposta a questa situazione drammatica, il governo regionale ha emesso un’allerta per tutta la regione, con un livello di allerta estrema per alcuni comuni di León, Zamora e Palencia. La minaccia si estende anche in Galizia, dove si teme la formazione di un “super-rogo” tra Ourense e El Bierzo, che potrebbe mettere in pericolo i soccorritori. Attualmente, l’8% del territorio di Ourense è già andato in fiamme, causando interruzioni nelle autostrade e nelle linee ferroviarie.

Le immagini dei roghi raccontano di un paesaggio apocalittico: cieli rossi e foreste ridotte in cenere. \”Capisco il dramma di chi perde tutto, ma affrontare il fuoco è compito di professionisti\”, ha sottolineato Robles, esortando a seguire le indicazioni delle autorità.

Interventi e supporto internazionale

La Spagna ha attivato il meccanismo europeo di protezione civile, con l’arrivo di 60 vigili del fuoco tedeschi e tra 80-100 francesi previsti nei prossimi giorni. Già operativi sul campo ci sono team provenienti dalla Repubblica Ceca e dalla Slovacchia, pronti a dare supporto nell’incendio di Jarilla, che ha già distrutto 11mila ettari.

\”Le condizioni sono estremamente difficili, il fumo blocca gli aerei e i focolai si autoalimentano con una virulenza straordinaria\”, ha dichiarato Robles. Intanto, il premier Sánchez ha chiesto un “patto di Stato sul clima”, invitando tutti a mettere da parte le divisioni ideologiche per affrontare insieme questa crisi.

In conclusione, la Spagna si trova a fronteggiare una delle più gravi emergenze ambientali della sua storia recente. Le comunità locali lottano per contenere i danni e salvaguardare le vite dei cittadini. La situazione rimane critica e richiede un intervento coordinato e tempestivo. Riusciranno a superare questa tempesta? Il futuro è nelle loro mani.