Roma, 2 set. (Adnkronos) – "Abbiamo ringraziato il Presidente del Senato per aver risposto tempestivamente alla nostra richiesta, al nostro invito. Ora però ci auguriamo che sia il governo conseguente". Lo dice Francesco Boccia, presidente dei senatori Pd, che insieme a Stefano Patuanelli di M5S e Dafne Musolino di Iv, ha incontrato oggi a palazzo Madama il presidente Ignazio La Russa per chiedere la presenza in aula del governo, e in particolare della premier Giorgia Meloni, sui temi internazionali e del ministro Giancarlo Giorgetti sulla questione dazi e la prossima manovra.
La Russa, spiegano i rappresentanti delle opposizioni, ha dato una "disponibilità da parte del governo a venire in aula sulle questioni internazionali". Ora "bisogna capire quando, in che forma e con che ministri", osserva Patuanelli. Sui tempi, la settimana individuata potrebbe essere quella di metà settembre. "L'aula riprende il 10, noi ci auguriamo, ci aspettiamo che la settimana successiva il governo riferisca", spiega Boccia.
"Noi chiediamo che venga in aula la presidente del Consiglio ma è evidente che anche Tajani, Foti, Crosetto e gli altri ministri che hanno responsabilità sulle questioni internazionali, possono dare la loro disponibilità", aggiunge Boccia ricordando che l'incontro di oggi con La Russa è stato preceduto da una lettera sottoscritta da tutte le opposizioni: "Abbiamo chiesto la presenza della presidente del Consiglio, del ministro degli Esteri e degli Affari europei sui temi internazionali. Oggi abbiamo aggiunto anche Giorgetti per la questione dazi".
"Abbiamo chiesto che la presidente del Consiglio Meloni -prosegue Boccia- venga a riferire in aula sulle questioni internazionali che hanno caratterizzato tutto il mese d'agosto, alcune drammatiche a partire dalla drammatica condizione di Gaza. Noi siamo molto preoccupati per tutto quello che vediamo ogni giorno e per i silenzi soprattutto del governo italiano e degli altri governi europei. Ci aspettiamo la presidente del Consiglio, i ministri competenti in aula nel più breve tempo possibile. Ci sarà una capigruppo la settimana prossima e ci auguriamo che la maggioranza riapra il sipario di questo autunno difficile con un'attenzione alle istanze delle opposizioni e ovviamente al confronto".
Anche i dazi sono al centro del confronto chiesto dalle opposizioni. "Il dramma economico causato dai dazi sotto gli occhi di tutti ed è stato purtroppo causato da Trump e anche dalla condiscendenza del governo italiano e dei governi di destra in Europa a Trump. Prima della programmazione economica di settembre, prima dell'aggiornamento della vecchia nota al Def, ci auguriamo ci sia un confronto con il ministro dell'economia perché siamo molto preoccupati".
"Il ministro Giorgetti -incalza Boccia- si affanna nel rappresentare dati positivi, ma i dati sono molto negativi. Mi riferisco soprattutto al secondo trimestre con Pil negativo e al fatto che è stato corretto al ribasso il dato sulla crescita in Italia ben due volte. La metà rispetto alle previsioni della legge e ai bilanci dell'anno scorso e meno della metà con le correzioni che sono state fatte recentemente. Noi questo non solo contestiamo, ma chiediamo a Giorgetti da tempo. Una delle ultime cose che avevamo fatto prima della chiusura era proprio questa, quella di chiedere al ministro dell'Economia di venire a riferire. Ora speriamo, dopo l'accordo capestro sui dazi, che il governo con il ministro Giorgetti in testa venga a dirci cosa ha intenzione di fare per la prossima manovra e non vorremmo ascoltare le loro proposte dai telegiornali che vanno a senso unico con indicazioni solo del governo".
"In una fase internazionale così complessa, dove lo scenario cambia repentinamente, la presenza del governo in aula -dice Patuanelli- dovrebbe essere una costante nel riferire a quello che accade sui tavoli internazionali. Ci sono tanti fronti aperti, il tema dei conflitti certamente, il tema economico legato ai dazi e all'accordo folle dell'Unione Europea con gli Stati Uniti. Il tema delle continue emigrazioni e degli sbarchi, che continuano nonostante una narrazione del governo neghi l'evidenza".
"Crediamo che su tutto questo la Presidente del Consiglio non possa limitare la sua presenza in aula a quei momenti in cui è obbligata a farlo, cioè prima dei Consigli europei. Fino adesso, questo che è il quarto governo più duratura della storia della Repubblica italiana, ha visto la Presidente del Consiglio in aula esclusivamente quando doveva esserci. Ci auguriamo che nell'ultima fase di legislatura questo cambi e che la Presidente possa essere più presente nel dialogo col Parlamento, a prescindere da posizioni molto chiare delle varie forze politiche, ma in confronto con il Governo anche in sede di informativa, ci sembra doveroso".
Infine Musolino di Iv: "Abbiamo anche ribadito al Presidente La Russa la lettera che abbiamo già trasmesso come Italia Viva sui recenti fenomeni dei siti contro le donne incalzandolo insomma sulla necessità di avviare non soltanto una commissione d'inchiesta ma anche una riflessione congiunta da parte di tutte le forze politiche per un progetto di legge condiviso perché c'è necessità di avviare una legislazione specifica sull'accesso ai social network e sulla identità digitale. Abbiamo incontrato la disponibilità sia del presidente La Russa sia della ministro Roccella e immagino che la prossima settimana, con l'avvio delle attività delle commissioni, si darà un impulso fattivo a quella che è una situazione che merita necessariamente una presa di posizione da parte della politica".