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Ha 61 anni ma sembra di 30 anni colpa di una malattia che non la fa invecchiare

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Notizia apparsa su internet qualche giorno fa, sembra che Susan Johnson di 61 anni, è una nonna che vive in Inghilterra a Colchester, nell’Essex. Ed in questo nessuna anomalia, ma se la guardassimo noteremmo che non dimostra affatto la sua età, la pelle liscia e priva di rughe, Susan dimostra v...

Notizia apparsa su internet qualche giorno fa, sembra che Susan Johnson di 61 anni, è una nonna che vive in Inghilterra a Colchester, nell’Essex. Ed in questo nessuna anomalia, ma se la guardassimo noteremmo che non dimostra affatto la sua età, la pelle liscia e priva di rughe, Susan dimostra venticinque anni in meno.
Susan Johnson è affetta dalla sindrome di sclerodermia. Che cosa è? In Italia vi sono circa 70mila casi. sono nella stragrande maggioranza colpite le donne. E’ una patologia rara, di andamento cronico di probabile origine autoimmune. La parola significa “pelle dura” in greco. La malattia causa infatti l’ispessimento della pelle. Le persone affette dalla sclerodermia producono una quantità superiore alla norma di collagene, una proteina che ha la funzione di legare tra loro le cellule. A causa dell’eccessiva formazione di questa proteina, la cute e a volte alcuni organi diventano rigidi e incapaci di funzionare correttamente. La malattia comporta che la sua pelle è talmente irrigidita a causa della malattia, che la donna non riesce neanche a pelare le patate. Attualmente si sta curando con stereodi e pillole. I medici le hanno detto che le sue condizioni dovrebbero stabilizzarsi nel giro di cinque anni.
I rischi sono nella riduzione del flusso sanguigno che può portare a forme di ulcere dolenti. In alcuni casi si formano sulla cute piccoli depositi di calcio che si possono rompere e da cui fuoriesce materiale biancastro. Nei casi peggiori, la malattia colpisce gli organi interni, in special modo l’apparato digerente, i polmoni, il cuore e i reni. Nei casi in cui viene colpito l’esofago, esso ha difficoltà a spingere il cibo nello stomaco. In casi di peggioramento, esso avviene in modo molto lento per cui anche i rischi di mortalità sono limitati.