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Un gesto di memoria negato
Il recente rifiuto del consiglio comunale di Como di intitolare uno spazio pubblico ai ‘Giusti di Ponte Chiasso’ ha sollevato un acceso dibattito sulla memoria storica e sull’importanza di riconoscere chi ha rischiato la propria vita per salvare gli altri durante la Seconda guerra mondiale.
La mozione, presentata dai gruppi di minoranza del Partito Democratico e della lista civica ‘Svolta civica’, mirava a onorare la memoria di Giuseppina Panzica, Gavino Tolis e Paolo Boetti, figure emblematiche del salvataggio di decine di ebrei e perseguitati politici.
Le motivazioni del rifiuto
Il sindaco Alessandro Rapinese ha giustificato il ‘no’ della maggioranza, definendo la mozione come una “sceneggiata” e denunciando una mancanza di democrazia da parte delle minoranze, che avrebbero abbandonato l’aula in polemica. Secondo Rapinese, l’amministrazione attuale è composta da “persone serie ed affidabili” e ha già avviato interlocuzioni con la Guardia di finanza per commemorare adeguatamente queste figure storiche. Tuttavia, il rifiuto della mozione ha suscitato indignazione tra i membri della minoranza, che hanno sottolineato l’importanza di ricordare il sacrificio di chi ha lottato contro l’oppressione.
Il valore della memoria storica
Il consigliere di minoranza Vittorio Nessi, ex magistrato, ha affermato che “ricordarli è un dovere morale, non politico”, evidenziando come la memoria storica non debba essere strumentalizzata per fini politici. La storia di Giuseppina Panzica, Gavino Tolis e Paolo Boetti è un esempio di coraggio e umanità in un periodo buio, e il loro sacrificio merita di essere onorato. La maggioranza ha votato contro la mozione con 17 voti contrari e 9 favorevoli, lasciando un segno di frustrazione tra coloro che credono nella necessità di commemorare i Giusti.
Un futuro incerto per la commemorazione
La questione della memoria storica a Como non si limita a questo episodio. La città si trova di fronte a una sfida: come onorare il passato senza cadere in strumentalizzazioni politiche? La proposta di intitolare uno spazio pubblico ai Giusti di Ponte Chiasso è solo una delle tante iniziative che potrebbero essere intraprese per mantenere viva la memoria di chi ha lottato per la libertà e la giustizia. La speranza è che, nonostante il rifiuto attuale, si possa trovare un modo per riconoscere e celebrare il coraggio di queste figure storiche, affinché il loro esempio possa ispirare le future generazioni.