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Dina Boluarte, la prima presidente donna del Perù, si trova attualmente al centro di un turbinio di inchieste che la vedono coinvolta in morti durante le proteste e in presunti casi di arricchimento illecito. In che modo è possibile che una figura così storica sia al centro di una simile tempesta politica? Negli ultimi mesi, la situazione del Paese è diventata estremamente tesa, portando a eventi drammatici e richieste di responsabilità che si fanno sempre più pressanti.
Le inchieste sospese
AGGIORNAMENTO ORE 10:00 – Nel 2024, la Corte Costituzionale del Perù ha deciso di sospendere le indagini su Boluarte, rinviando ogni accertamento fino alla fine del suo mandato nel 2026. La giustificazione? In quanto presidente in carica, Boluarte gode di una certa immunità. Ma questa sospensione non ha affatto placato le critiche. Le indagini riguardano principalmente la gestione delle manifestazioni di protesta esplose a dicembre 2022, in seguito alla destituzione dell’ex presidente Pedro Castillo. Come ha dichiarato la Corte: “Le indagini sospese riprenderanno alla scadenza del mandato presidenziale”.
Le manifestazioni scatenate dalla rimozione di Castillo hanno portato a scontri violenti tra le forze dell’ordine e i manifestanti, con un bilancio tragico di oltre 60 morti e centinaia di feriti. L’ Commissione Interamericana dei Diritti Umani ha sottolineato che l’uso della forza da parte dello Stato è stato sproporzionato e indiscriminato, colpendo anche innocenti. La pubblica accusa, guidata dall’Avvocato Generale Patricia Benavides, ha aperto un’inchiesta sulle azioni di Boluarte, accusandola di aver causato morte e ferite durante le proteste. Ma ci si chiede: fino a che punto una leader può essere ritenuta responsabile per la gestione delle manifestazioni?
Accuse di arricchimento illecito
Oltre alle indagini sulle proteste, Boluarte deve affrontare accuse di arricchimento illecito, legate al noto “Caso Rolex”. FLASH – Nel 2024, le forze di polizia hanno perquisito la sua residenza e il palazzo presidenziale, in seguito a rapporti che indicavano la sua presunta proprietà di orologi di lusso e gioielli costosi. La presidente ha negato qualsiasi illecito, affermando di avere le mani “pulite”, e ha respinto con fermezza le richieste di impeachment avanzate dal Congresso in merito a queste accuse.
In aggiunta, Boluarte è stata criticata per la sua assenza dall’ufficio nel 2023, giustificata con una “procedura medica necessaria”. Ma gli oppositori politici non si sono fatti scrupoli: sostengono che si trattasse di un intervento di natura cosmetica e non urgente, accusandola di derelizione di dovere. È davvero possibile che una leader di tale calibro si sottragga alle sue responsabilità? Boluarte ha comunque negato queste accuse, sostenendo di aver sempre agito nell’interesse del Paese.
Un contesto di instabilità politica
Il Perù si trova attualmente in un periodo di instabilità politica senza precedenti. Boluarte è il sesto presidente in sette anni, e la maggior parte dei presidenti peruviani dell’ultimo quarto di secolo ha affrontato inchieste penali, se non condanne. Il clima di sfiducia e di protesta pubblica è palpabile, e Boluarte ha dovuto fronteggiare crescenti richieste di dimissioni sin dal suo insediamento a dicembre 2022. Con la scadenza del suo mandato fissata per il 28 luglio 2026, la presidente ha già chiesto nuove elezioni generali, ma la sua posizione appare sempre più precaria. Come si evolverà questa situazione? Solo il tempo lo dirà, ma l’aria di cambiamento è nell’aria.