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La sanità in Campania: il grido d'allerta di De Luca

De Luca parla della sanità in Campania

Il governatore della Campania si oppone a manovre politiche che minacciano il sistema sanitario regionale.

Un appello alla dignità della sanità campana

In un contesto politico sempre più turbolento, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha lanciato un appello accorato per difendere i progressi realizzati nel settore sanitario regionale. Durante il giuramento dei nuovi medici a Città della Scienza, a Napoli, De Luca ha sottolineato l’importanza di non permettere che le scadenze istituzionali diventino un pretesto per manovre opportunistiche.

“Siamo impegnati in queste settimane e nei prossimi mesi a fare in modo che tutto quello che abbiamo realizzato in questi anni nella nostra sanità non sia buttato a mare”, ha dichiarato con fermezza.

Politica e opportunismo: un pericolo per la Campania

Il governatore ha espresso preoccupazione per le dinamiche politiche che si stanno sviluppando, evidenziando come alcuni attori politici stiano cercando di “dividersi le candidature a Roma” senza tenere conto delle reali esigenze della Campania. “Napoli e la Campania non sono in vendita, a nessuna forza politica”, ha affermato, sottolineando la necessità di una politica che metta al primo posto il benessere dei cittadini e non gli interessi personali. De Luca ha richiamato l’attenzione sulla dignità e sull’organizzazione del sistema sanitario, affermando che sarebbe un delitto far precipitare nuovamente la regione in una situazione di degrado.

Un futuro da difendere

Rivolgendosi ai giovani medici, De Luca ha avvertito che nei prossimi giorni potrebbero verificarsi “un po’ di parapiglia” a causa delle manovre politiche in atto. “Abbiamo sputato l’anima per ritrovare dignità, organizzazione”, ha detto, esprimendo il suo disappunto verso chi, a suo avviso, non ha le competenze necessarie per guidare una regione complessa come la Campania. “Non siamo tutti uguali”, ha ribadito, evidenziando la necessità di una leadership competente e responsabile. De Luca ha concluso il suo intervento con una dichiarazione forte: “Mi devono uccidere se vogliono far precipitare nuovamente la Campania nella palude in cui era quando abbiamo iniziato il nostro lavoro”.