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Madri sole in Italia: un quadro preoccupante per il 2024

Immagine che rappresenta madri sole in Italia nel 2024

Il rapporto di Save The Children evidenzia le difficoltà delle madri sole nel mercato del lavoro italiano.

Il divario occupazionale tra padri e madri

Nel 2024, il panorama lavorativo per le madri in Italia si presenta allarmante, con un divario occupazionale che raggiunge quasi il 29% rispetto ai padri. Questo scarto è particolarmente evidente tra le madri single, dove solo poco più della metà delle donne tra i 25 e i 34 anni riesce a trovare un’occupazione.

La situazione è aggravata dalla crescente vulnerabilità economica di queste donne, che si trovano a dover affrontare non solo la sfida di crescere i propri figli, ma anche quella di garantire un reddito sufficiente per il sostentamento della famiglia.

Le regioni più e meno favorevoli alle madri

Secondo il decimo rapporto di Save The Children, intitolato ‘Le equilibriste – La maternità in Italia 2025’, le regioni italiane mostrano un’ampia disparità nel supporto alle madri. La Provincia autonoma di Bolzano, l’Emilia-Romagna e la Toscana si posizionano ai vertici della classifica ‘mother friendly’, mentre la Basilicata, seguita da Campania, Puglia e Calabria, si trova in fondo alla lista. Questi dati evidenziano come il contesto regionale possa influenzare significativamente le opportunità lavorative e il benessere delle madri.

Un calo preoccupante delle nascite

Il 2024 ha segnato un nuovo record negativo per le nascite in Italia, con soli 370.000 nuovi nati, un calo del 2,6% rispetto all’anno precedente. Questo fenomeno è strettamente legato alla crescente insicurezza economica e alle difficoltà che le madri devono affrontare nel conciliare lavoro e vita familiare. La cosiddetta ‘child penalty’ colpisce in modo particolare le donne, che vedono ridursi le loro opportunità lavorative e i salari dopo la nascita di un figlio. Mentre il 77,8% degli uomini senza figli è occupato, solo il 62,3% delle madri riesce a mantenere un lavoro, evidenziando un divario di genere che continua a persistere nel mercato del lavoro.

La crescita delle famiglie monogenitoriali

Negli ultimi anni, il numero delle famiglie monogenitoriali in Italia è aumentato drasticamente, passando da circa 2,65 milioni nel 2011 a oltre 3,8 milioni nel 2021, con un incremento del 44%. Questa tendenza è in netto contrasto con la diminuzione delle coppie con figli. Attualmente, il 77,6% delle famiglie monogenitoriali è composto da madri sole, e si prevede che nel 2043 il numero di madri sole raggiunga i 2,3 milioni. Queste statistiche pongono in evidenza la crescente precarietà economica e sociale di una parte significativa della popolazione femminile, che si trova a dover affrontare sfide sempre più complesse.