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Manovra: Carmina (M5s), 'soldi ad armi, ma cittadini devono scegliere se nutrirsi o curarsi'

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Roma, 28 ott. (Adnkronos) - "Non posso dirmi soddisfatta dalla risposta del sottosegretario Gemmato alla mia interrogazione al ministero della Salute a proposito delle nuove tariffe per l’assistenza specialistica ambulatoriale e protesica. Riconosco uno sforzo sull’argomento, ma il ...

Roma, 28 ott. (Adnkronos) – "Non posso dirmi soddisfatta dalla risposta del sottosegretario Gemmato alla mia interrogazione al ministero della Salute a proposito delle nuove tariffe per l’assistenza specialistica ambulatoriale e protesica. Riconosco uno sforzo sull’argomento, ma il problema, purtroppo, resta l’atteggiamento di fondo: non si può costruire un sistema sanitario che sia pubblico e universale sulla base del contenimento della spesa".

Così la deputata del Movimento 5 stelle Ida Carmina, intervenendo in Aula alla Camera in occasione della discussione della sua interrogazione al ministero della Salute.

"Il diritto alla salute – prosegue – è fondamentale e va assicurato a tutti i cittadini senza discriminazioni di censo e geografiche, perché la salute non può dipendere dal codice di avviamento postale. In caso contrario, si vengono purtroppo a creare casi emblematici come quello della coraggiosa docente di Mazzara del Vallo, con l’esito del referto istologico arrivato troppo tardi e la disponibilità di un solo acceleratore lineare per radioterapia oncologica salvavita, peraltro vetusto. In questi giorni è stata approvata la revisione dei Livelli essenziali di assistenza, ma il vero problema non è definirli, quanto finanziarli. La prossima manovra, nel complesso, non garantisce quel diritto alla cura che è fondamentale per dare attuazione alla nostra Costituzione".

"Sanità e istruzione sono le leve con le quali si crea vera uguaglianza tra i cittadini. Quando diciamo che viene destinata più spesa per le armi, visto che si parla del 5% rispetto al Pil mentre quella per la sanità scende, non è uno slogan: la cosa essenziale per l’Italia è portare avanti quei principi di pace, dialogo e diplomazia che ci permettano di usare le nostre risorse per garantire diritti fondamentali ai cittadini italiani. Quei cittadini che oggi si trovano a scegliere tra nutrirsi e curarsi, tanto che sei milioni di loro rinunciano alle cure. Per questo motivo, faccio un appello al governo perché metta la salute dei cittadini tra le priorità del nostro Paese", conclude.