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Ministero della Difesa crea il DDL sulla cybersicurezza: pronto un esercito di hacker

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Cybersicurezza, il Ministero della Difesa crea il DDL: in arrivo un esercito di hacker per difendere il Paese.

Il Ministero della Difesa accelera sulla cybersicurezza: è pronto un nuovo DDL che punta a rafforzare le difese digitali del Paese. Al centro del provvedimento, la creazione di un vero e proprio “esercito di hacker”, composto da esperti informatici chiamati a proteggere le infrastrutture critiche nazionali e a contrastare minacce informatiche sempre più sofisticate. Ecco tutti i dettagli.

Difesa italiana e cybersicurezza: un nuovo orizzonte operativo

Il disegno di legge ridefinisce il ruolo delle Forze Armate nel cyberspazio, riconoscendolo come un ambiente operativo autonomo anche in tempo di pace. Le unità specializzate previste potranno intervenire in caso di attacchi a ministeri, aziende strategiche o reti critiche, garantendo protezione sia a livello infrastrutturale sia verso i cittadini. Tra le novità più rilevanti vi è la collaborazione con esperti civili, dotati di competenze avanzate in sicurezza informatica e crittografia, che affiancheranno i militari nella gestione rapida delle minacce digitali.

Il DDL risponde all’aumento delle cosiddette guerre ibride e agli attacchi informatici, come ransomware o campagne di phishing, che nel primo semestre 2025 hanno registrato un incremento significativo in Italia, colpendo pubblica amministrazione, telecomunicazioni e settore sanitario.

Ministero della Difesa crea il DDL sulla cybersicurezza, arriverà un esercito di hacker

L’Italia si prepara a rafforzare la propria capacità di difesa nel dominio digitale, integrando la cybersicurezza nelle strategie militari nazionali. Un disegno di legge, presentato alla Camera dal presidente della Commissione Difesa Nino Minardo, attribuisce al Ministero della Difesa nuovi strumenti operativi, tra cui la possibilità di costituire un vero e proprio “esercito di hacker”.

Questa forza sarà composta sia da militari sia da tecnici esterni altamente specializzati e sarà destinata a contrastare attacchi informatici, campagne di disinformazione e minacce ibride che possono colpire istituzioni, infrastrutture critiche e cittadini al di fuori di scenari di conflitto tradizionale. Il provvedimento prevede, inoltre, percorsi formativi dedicati per il personale militare e modalità di integrazione delle competenze del settore privato, sempre sotto il controllo istituzionale e nel rispetto di procedure autorizzative rigorose.

L’iniziativa si inserisce anche nel contesto degli impegni NATO, che prevedono un incremento progressivo della spesa per la difesa fino al 5% del PIL entro il 2035, con particolare attenzione alle capacità tecnologiche e cibernetiche. L’obiettivo finale è costruire una capacità nazionale di difesa digitale moderna e coordinata, capace di proteggere infrastrutture critiche e cittadini senza militarizzare il cyberspazio, ma riconoscendo il web come un vero e proprio campo di battaglia della sicurezza nazionale.