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Omicida latitante per 30 anni arrestato a Milano: i crimini commessi nel 1995

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Dopo tre decenni di fuga in Italia, un latitante ricercato per omicidio in Cina è stato arrestato tramite mandato internazionale.

Dopo 30 anni di latitanza, un omicida è stato arrestato a Milano. L’uomo, ricercato per una serie di crimini efferati commessi nel 1995, ha messo fine alla sua lunga fuga. Questo arresto segna un importante traguardo per le forze dell’ordine e rappresenta un passo decisivo nella chiusura di uno dei capitoli più drammatici della cronaca nera.

Le autorità proseguono le indagini per ricostruire con precisione tutti i dettagli di quegli eventi tragici.

Omicida latitante arrestato a Milano dopo 30 anni

Le indagini hanno ricostruito che il 57enne, dopo l’aggressione maturata per motivi personali, aveva lasciato la Cina a fine anni Novanta e nel 2002 era riuscito a entrare in Italia con documenti falsi, ottenendo un permesso di soggiorno per lavoro subordinato. Stabilitosi nella zona di Milano, ha condotto una vita apparentemente normale nel settore della distribuzione alimentare, spostandosi senza destare sospetti per oltre 30 anni tra Milano e la provincia di Bergamo.

Omicida latitante arrestato a Milano dopo 30 anni: gli efferati crimini del 1995

Un uomo di 57 anni, di origine cinese, è stato fermato a Boltiere, in provincia di Bergamo, in esecuzione di un mandato di cattura internazionale emesso dalla Repubblica Popolare Cinese. L’uomo è accusato di aver assassinato nel 1995 un vicino di casa con diverse coltellate nel distretto di Goacheng, ferendo gravemente anche il fratello della vittima.

Dopo il delitto, si era dato alla fuga lasciando la Cina e rifugiandosi in Italia, dove ha vissuto sotto falsa identità. L’arresto è stato effettuato dalla Squadra Mobile di Milano, che lo ha individuato mentre consegnava generi alimentari a bordo di un furgone.

Dopo l’arresto, è stato trasferito nel carcere di Bergamo in attesa della decisione della Corte d’Appello sull’estradizione, mentre il suo legale ha annunciato opposizione alla richiesta cinese. La vicenda si prepara a nuovi sviluppi con un’udienza già programmata per esaminare la procedura di consegna.