Roma, 8 feb. (Adnkronos) – È probabile che l’economia dell’area dell’euro abbia ristagnato nell’ultimo trimestre del 2023 . I dati più recenti continuano a segnalare una dinamica debole nel breve periodo. Alcuni indicatori prospettici basati sulle indagini, tuttavia, suggeriscono un rafforzamento della crescita su un orizzonte più lungo. Così la Bce nel Bollettino mensile.
Per la Bce sebbene la crescita del pil dell’area dell’euro si confermi debole, ci si aspetta che mostri dei miglioramenti all’inizio del 2024.
I dati degli indici PMI di gennaio mostrano una perdurante debolezza all’inizio dell’anno, a seguito del crescente impatto del debole interscambio mondiale e del vigore della trasmissione della politica monetaria. Tuttavia, il PMI composito relativo al prodotto è lievemente migliorato, riflettendo ulteriormente un forte incremento del prodotto nel settore manifatturiero, unitamente a un lieve calo dell’attività nel settore dei servizi.
Tra dicembre 2023 e gennaio 2024 i nuovi ordinativi hanno continuato ad aumentare sia nel settore manifatturiero sia in quello dei servizi, segnalando un lieve miglioramento nel primo trimestre di quest’anno. Anche le principali evidenze emerse dai recenti contatti della BCE con le società non finanziarie suggeriscono che la crescita si rafforzerà gradualmente. Nella stessa ottica, i risultati desunti dalla più recente Survey of Professional Forecasters della BCE, condotta a gennaio,"indicano che l’attività economica inizierà un lento recupero nel primo trimestre del 2024".