Roma, 23 mag. (Adnkronos) – “Il Pnrr sta diventando la Caporetto del Governo. La destra non lo ha votato all'opposizione e non è in grado di gestirlo ora. Avvitato tra incapacità, arroganza e tensioni interne, l'Esecutivo ha perso più tempo a cambiarlo che ad attuarlo. Le parole provocatorie del senatore Borghi che invita il governo a fare un passo indietro sui fondi, così come quelle di Giorgetti che pensa ad un rinvio impossibile della scadenza oltre il 2026, confermano le nostre preoccupazioni".
Lo ha scritto Piero De Luca, deputato e capogruppo Pd in commissione politiche Ue, su Il Foglio.
"La maggioranza è esplosa per le distanze siderali proprio su Europa e politica estera. Come possono convivere nella stessa maggioranza l’europeismo alla De Gasperi e il sovranismo euroscettico alla Orbàn e Le Pen? La presidente del Consiglio si è eclissata ed è in difficoltà enorme. Non mette più la faccia sul Piano consapevole del fallimento in atto”.
“Il Pnrr non è però soltanto un patrimonio economico e l’unica leva di crescita in un Paese bloccato ma è anche il simbolo politico di un nuovo modello di solidarietà europea che la destra, all’opposizione, ha sempre osteggiato. Oggi la questione cruciale riguarda le evidenti difficoltà di spesa, dopo i tagli imponenti già apportati a molte missioni. Dovremmo tutti lavorare per una maggiore integrazione europea: Nessun dorma, ha ricordato in modo magistrale il Presidente Mattarella. Siccome il Governo è in catalessi, la presidente del Consiglio deve dire chiaramente da che parte sta a livello UE e internazionale: con i sovranisti euroscettici e filo putiniani che vogliono disgregare l’UE o con quelli che lavorano per costruire una nuova Europa in grado di essere davvero attore economico e politico globale”.