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Porti: Cni, la sicurezza come fattore competitivo

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Salerno, 16 giu. (Labitalia) - "Attraverso i porti italiani transita attualmente più del 50% delle importazioni ed esportazioni italiane in volume. Nel 2024 oltre 480 milioni di tonnellate di rinfuse secche e liquide e quasi 12 milioni di TEU container sono state movimentate sulle banchi...

Salerno, 16 giu. (Labitalia) – "Attraverso i porti italiani transita attualmente più del 50% delle importazioni ed esportazioni italiane in volume. Nel 2024 oltre 480 milioni di tonnellate di rinfuse secche e liquide e quasi 12 milioni di TEU container sono state movimentate sulle banchine dei porti italiani. Senza contare i 73 milioni di passeggeri transitati nei nostri porti, sempre nello stesso anno.

Bastano queste poche cifre per capire che garantire l’efficienza ed il corretto funzionamento dei porti significa garantire la competitività di una parte rilevante delle filiere produttive del nostro Paese. Il corretto funzionamento dei porti, però, passa inevitabilmente anche attraverso la sicurezza di chi vi lavora e di chi vi transita. E’ vero che, stando ai dati diffusi da Inail, gli incidenti sul lavoro in ambito portuale hanno subito negli ultimi anni una leggera flessione, ma questo non deve indurre ad abbassare la guardia". E' quanto si legge in una nota del Cni, Consiglio nazionale degli ingegneri.

"Nonostante i miglioramenti degli ultimi anni infatti – spiega – i porti restano tra gli ambiti produttivi a maggiore tasso di rischio di incidente sul lavoro, sebbene molto sia stato fatto sia a livello di studio delle dinamiche incidentali specifiche, che di accordi tra i principali attori del settore per migliorare le condizioni di sicurezza dei lavoratori. Occorre però fare ancora molto in termini di prevenzione e formazione. Per questi motivi i porti rappresentano oggi un ambito di studio e di sperimentazione di pratiche per migliorare le condizioni di sicurezza di chi vi opera, anche tenendo conto dei molti cambiamenti in atto che stanno riconfigurando gli spazi portuali e le tecnologie in uso per la gestione dei servizi e, soprattutto, per la movimentazione delle merci".

Partendo da queste valutazioni e con la consapevolezza che maggiori livelli di sicurezza contribuiscono ad elevare la competitività di ogni comparto produttivo, il Consiglio nazionale degli ingegneri e l’ordine degli ingegneri della provincia di Salerno hanno promosso ed organizzato un evento dedicato alla sicurezza nei porti, che si terrà il prossimo 20 giugno a Salerno. Si tratta del primo di tre appuntamenti tematici attraverso i quali si articolerà quest’anno la 'Giornata nazionale dell’ingegneria della sicurezza 2025', iniziativa ormai storica del Cni giunta alla sua tredicesima edizione. “Il fatto che la Giornata nazionale dell’ingegneria della sicurezza si celebri per il tredicesimo anno – afferma Angelo Domenico Perrini, presidente del Cni – dimostra la costante attenzione e il grande impegno che il Consiglio Nazionale ha riservato, nel corso del tempo, alla sicurezza. Parliamo di un tema caratterizzato da numerose sfaccettature e che ha un grande impatto in diversi ambiti. Per questo motivo quest’anno abbiamo deciso di articolare la Giornata attraverso tre appuntamenti che approfondiranno ciascuno un ambito specifico. Il convegno di Salerno, in particolare, si concentrerà sulla sicurezza dei porti. In generale, con iniziative come questa intendiamo sensibilizzare tutti i soggetti coinvolti, a vario titolo, nella filiera della sicurezza sulla necessità di lavorare assieme per ampliare la cultura della sicurezza nel nostro Paese. In modo particolare puntiamo al dialogo con i rappresentanti istituzionali, ai quali noi ingegneri abbiamo il dovere di suggerire soluzioni concrete che vadano nella direzione della diminuzione dei rischi per i cittadini”.

“Garantire la sicurezza nei porti – dichiara Tiziana Petrillo, Consigliera del Consiglio Nazionale degli Ingegneri con delega alla sicurezza e alla prevenzione incendi – non è solo un obbligo normativo, ma una scelta strategica che incide direttamente sulla competitività e sull’attrattività dei nostri scali. La tappa di Salerno riunisce competenze tecniche, istituzioni e operatori economici per trasformare l’esperienza maturata sul campo in soluzioni condivise. Vogliamo rafforzare la percezione del rischio investendo in formazione specialistica e innovazione tecnologica, a tutela di lavoratori, cittadini e filiere produttive. Solo con un dialogo costante tra tutti gli attori potremo ridurre i rischi e sostenere uno sviluppo davvero sostenibile dei porti italiani”.

La Giornata si articolerà attraverso tre sessioni di lavoro, precedute dai numerosi saluti istituzionali, tra i quali quello del Vice Ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, del vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi, del sottosegretario al ministero dell’Interno Emanuele Prisco e del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Dopo l’introduzione di Tiziana Petrillo, la prima sessione della mattina approfondirà il tema dei rischi attuali. Diego De Merich (primo ricercatore Inail Dimeila) illustrerà il quadro dei fattori di rischio più rilevanti nelle operazioni lavorative dei vari cicli portuali. Mauro Pellicci (Primo Ricercatore Inail Dimeila) presenterà la metodologia della piattaforma web based 'Condivido' per la segnalazione, analisi delle cause e trattamento di near miss e situazioni pericolose in azienda. Armando De Rosa (direzione regionale per la Prevenzione incendi VV.F.) illustrerà la Guida tecnica per l’individuazione delle misure di safety per il rifornimento in porto delle navi a GNL. Vito Caputo (responsabile del processo della vigilanza tecnica della Campania dell’Ispettorato nazionale del lavoro) si soffermerà sulle criticità riscontrate nell’attività ispettiva in ambito portuale. Oliviero Giannotti (segretario generale Assoporti), infine, parlerà della sicurezza come fattore di competitività del sistema portuale italiano.

La seconda sessione del mattino sarà dedicata alla presentazione di casi di studio specifici e buone pratiche. Antonio Leonardi (componente GdL sicurezza del Cni) illustrerà il nuovo accordo Stato Regioni di riordino del sistema formativo in materia di salute e sicurezza sul lavoro e le sue applicazioni ai lavoratori portuali. Paolo Mocellin (componente GdL sicurezza del Cni) parlerà delle nuove tecnologie energetiche (idrogeno, ammoniaca) e le relative criticità. Rita Grunspan (componente GdL sicurezza del Cni) si concentrerà sulla logistica nei porti, in particolare su circolazione, trasferimento e movimentazione delle merci. Fabio Dentale (professore di Idraulica Marittima dell’Università degli Studi di Salerno) parlerà della modellazione numerica innovativa sulle interazioni moto ondoso-strutture portuali. Ermanno Freda (Sispi srl) presenterà il caso studio di Salerno. Marco Di Stefano (Sispi srl-direttore Lavori e Cse), infine, illustrerà gli interventi Pnrr dell’Adsp Mtc sulle infrastrutture marittime dei porti di Napoli e Salerno.

Nel pomeriggio si terrà la tavola rotonda 'Sicurezza e sviluppo produttivo come binomio inscindibile', moderata da Giuseppe Gioseffi (CN). Si confronteranno Giorgio Bellipanni (amministratore delegato di Fincantieri Infrastructure Opere Marittime), Andrea Ferrante (Consiglio superiore dei lavori pubblici), Francesca Fiorini (segretario generale Alis – Associazione logistica dell’intermodalità sostenibile), Biagio Pugliese (vice president-Marine Mediterranean and Africa Region di Rina) e Michele Zaccaria (direttore generale Salerno Container Terminal spa).

Le conclusioni e la sintesi finale della giornata sarà affidata a Tiziana Petrillo (consigliera del Cni con delega alla sicurezza e alla prevenzione incendi) e a Raffaele Tarateta (presidente dell’Ordine degli ingegneri della Provincia di Salerno).