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Recupero del relitto del Bayesian: operazioni complesse al porto di Termini Imerese

Operazioni di recupero del relitto Bayesian al porto

Una delle più grandi gru galleggianti d'Europa in azione per riportare a galla il relitto

Il naufragio del Bayesian e le sue conseguenze

Il 19 agosto scorso, il mare di Palermo ha visto un tragico naufragio che ha portato alla perdita di sette vite, tra cui quella del magnate britannico Mike Lynch. Lo yacht di lusso, noto come Bayesian, è affondato nella borgata marinara di Termini Imerese, scatenando un’operazione di recupero senza precedenti.

La complessità della situazione è accentuata dalla struttura dell’imbarcazione, realizzata in alluminio e dotata di un albero di 75 metri, uno dei più alti al mondo. Questo ha reso le operazioni di recupero particolarmente difficili e delicate.

Le gru galleggianti in azione

Per affrontare questa sfida, è arrivata al porto di Termini Imerese la Hebo lift 10, una delle più grandi gru galleggianti d’Europa. Questa imponente macchina, insieme alla Hebo lift 2, già presente dal primo maggio, sarà fondamentale per il recupero del relitto. Le operazioni di recupero sono programmate per durare circa 25 giorni e coinvolgeranno oltre 80 esperti europei, tra cui subacquei specializzati, ingegneri navali e piloti di veicoli sottomarini. La sinergia tra queste figure professionali sarà cruciale per garantire il successo dell’operazione.

Le sfide del recupero

Il recupero di un’imbarcazione affondata presenta numerose sfide tecniche e logistiche. La delicatezza della struttura in alluminio del Bayesian richiede un approccio meticoloso per evitare ulteriori danni. Inoltre, le condizioni ambientali del mare di Palermo possono influenzare significativamente le operazioni. Gli esperti dovranno lavorare in sinergia, utilizzando attrezzature avanzate e tecniche innovative per garantire un recupero sicuro e efficace. La comunità locale segue con attenzione l’evolversi della situazione, consapevole dell’importanza di questo intervento non solo per il recupero del relitto, ma anche per la sicurezza della navigazione nella zona.