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Un servizio essenziale per i pazienti oncologici
La camera bianca dell’ospedale di Sciacca, un’unità fondamentale per la preparazione dei farmaci antiblastici, riprenderà le sue funzioni a partire da domani. Questo locale è cruciale per la somministrazione delle terapie ai pazienti affetti da tumore, e la sua chiusura temporanea ha sollevato preoccupazioni tra i malati e le loro famiglie.
L’Azienda sanitaria provinciale (Asp) ha comunicato che le operazioni di ripristino sono state completate dopo un allagamento che aveva costretto a ricorrere all’ospedale di Agrigento per la preparazione delle chemioterapie.
Disagi e soluzioni temporanee
Il blocco della camera bianca ha costretto il primario del reparto di Oncologia del “Giovanni Paolo II” a recarsi personalmente ad Agrigento per ritirare le terapie necessarie per i pazienti in attesa. Questa decisione è stata definita dal direttore generale dell’Asp, Giuseppe Capodieci, come un ‘eccesso di zelo’, ma ha messo in evidenza le difficoltà logistiche affrontate durante il periodo di chiusura. Nonostante ciò, l’Asp ha rassicurato che nessun paziente ha subito rinvii nei trattamenti, anche se i tempi di attesa si sono allungati, causando disagi ai malati oncologici.
Ripristino e garanzia di qualità
Questa mattina, dopo le necessarie operazioni di pulizia, sono stati attivati i filtri per la sanificazione degli ambienti della camera bianca. L’Asp ha dichiarato che, se la qualità dell’aria rispetterà i parametri di sterilità richiesti, il servizio tornerà pienamente operativo domani. Inizialmente, la direzione sanitaria aveva previsto un’attesa di ulteriori due settimane prima del ripristino, ma grazie agli sforzi compiuti, il servizio è stato riattivato in anticipo. Questo sviluppo è una buona notizia per i pazienti oncologici di Sciacca, che possono ora contare su un servizio essenziale per le loro cure.