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Shein denunciata in Francia per vendita di bambole sessuali con sembianze infantili

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Shein è al centro di una controversia per la vendita di bambole sessuali con caratteristiche infantili.

Un recente scandalo ha investito la nota piattaforma di moda Shein, accusata di commercializzare bambole sessuali con sembianze infantili. La Direzione generale per la concorrenza, il consumo e la repressione delle frodi (DGCCRF) in Francia ha segnalato la questione alle autorità competenti, sottolineando le implicazioni legali e morali legate a questo tipo di prodotti.

Le accuse contro Shein

Il DGCCRF ha dichiarato che la categorizzazione e la descrizione di queste bambole sul sito di Shein sono tali da non lasciare dubbi sulla loro natura pedopornografica. La denuncia è stata inoltrata anche all’Autorità di regolamentazione della comunicazione audiovisiva e digitale (Arcom), che ha il compito di vigilare su contenuti online e pratiche commerciali.

Reazione della piattaforma

In seguito alla denuncia, Shein ha prontamente rimosso gli annunci delle bambole dal proprio sito e ha avviato un’indagine interna per comprendere come tali prodotti siano stati in grado di superare i controlli. La compagnia ha dichiarato di essere impegnata a garantire che nessun altro articolo simile possa trovarsi nella sua piattaforma, cercando di limitare i danni alla propria reputazione.

Contesto legale e sanzioni

La vendita di contenuti di natura pedopornografica è severamente punita dalla legge francese, con pene che possono arrivare fino a sette anni di reclusione e multe fino a 100.000 euro. Questo caso mette in evidenza la necessità di una regolamentazione più rigorosa nel settore dell’e-commerce, specialmente per quanto riguarda la protezione dei minori.

Pratiche commerciali ingannevoli

Shein non è nuova a polemiche legate alle pratiche commerciali. Solo pochi mesi fa, la DGCCRF aveva già inflitto una multa di 40 milioni di euro alla piattaforma per aver ingannato i consumatori riguardo ai prezzi e per pratiche promozionali ingannevoli. Questo nuovo incidente solleva interrogativi sul rispetto delle normative europee da parte di Shein e sulla sua trasparenza nei confronti dei clienti.

La reazione del pubblico e dei rivenditori

La controversia ha suscitato un’ondata di indignazione tra i consumatori e i rivenditori. Recentemente, Shein ha annunciato l’apertura di un negozio fisico a Parigi, nel famoso BHV Marais, suscitando proteste tra i fornitori e le marche di moda che si sono ritirate dal negozio per protesta contro l’associazione con un marchio coinvolto in simili accuse.

Implicazioni future per Shein

Con l’attenzione crescente delle autorità e del pubblico, Shein potrebbe affrontare ulteriori sfide legali e reputazionali. La necessità di una revisione delle proprie pratiche commerciali e di un maggiore controllo sui prodotti venduti è diventata evidente. Come risponderà la compagnia a questa crisi e quali misure adotterà per garantire la conformità alle normative rimane da vedere.