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Torino, irruzione pro-Pal nella redazione de La Stampa: scritte, letame e disordini

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Torino, manifestanti pro-Pal irrompono nella sede de La Stampa: atti vandalici e lancio di letame allarmano redazione e istituzioni.

L’attacco alla redazione di Torino de La Stampa è avvenuto oggi, venerdì 28 novembre, durante una giornata segnata da proteste e scioperi. Un gruppo di manifestanti pro Palestina ha fatto irruzione nella sede del quotidiano per contestare l’imam Mohamed Shahin come terrorista. L’episodio solleva interrogativi sul confine tra dissenso legittimo e violenza contro il giornalismo, mettendo in luce la fragilità delle istituzioni democratiche di fronte a manifestazioni estreme.

Torino, irruzione di manifestanti pro-Pal nella sede de La Stampa: letame e atti vandalici

Nel primo pomeriggio, un gruppo di decine di manifestanti pro Palestina ha fatto irruzione nella sede torinese de La Stampa, approfittando della chiusura della redazione per lo sciopero dei giornalisti. Secondo quanto riportato da Torino Today, i contestatori avrebbero espresso la loro indignazione verso la testata accusandola di essere «complice del genocidio a Gaza» e di aver etichettato l’imam Mohamed Shahin come un «spaventoso terrorista».

Durante l’assalto, il gruppo avrebbe forzato un ingresso secondario, sfondato una porta interna, imbrattato muri con vernice e lanciato secchi di letame nel cortile. Slogan come “Free Shahin” sono comparsi su striscioni e scritte, mentre alcuni manifestanti hanno dichiarato: “Questa è la sede che lo ha dipinto come un terrorista, questa è stata la sede che si è appellata al vile strumento dell’islamofobia”.

L’irruzione, avvenuta a poche ore dalla conferma da parte della Corte d’Appello di Torino della detenzione dell’imam nel CPR di Caltanissetta, ha sottolineato il clima di tensione legato al caso di Shahin, il cui permesso di soggiorno di lunga durata era stato revocato e che rischia il rimpatrio in Egitto. L’imam aveva definito l’attacco del 7 ottobre “un atto di resistenza, avvenuto dopo anni di occupazione”. 

Torino, irruzione di manifestanti pro-Pal nella sede de La Stampa: solidarietà e condanne

L’assalto ha suscitato immediata reazione da parte delle istituzioni e del mondo dell’informazione. Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, ha commentato: “Ancora una volta c’è chi confonde il diritto al dissenso e all’espressione delle proprie idee con la violenza, gli attacchi e la devastazione. Atti particolarmente odiosi quando colpiscono l’informazione, baluardo di libertà e democrazia”.

Sulla stessa linea, il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, ha sottolineato: “Solidarietà a nome della città a tutta la redazione. Episodi simili non hanno nulla a che vedere con il diritto a manifestare pacificamente”.

Il Comitato di Redazione de La Stampa ha definito l’episodio “un attacco gravissimo all’informazione e ancora più vile perché avvenuto durante lo sciopero nazionale dei giornalisti per il rinnovo del contratto e la difesa della qualità dell’informazione democratica, libera e plurale”, aggiungendo: “Siamo giornalisti. E continueremo a fare il nostro lavoro senza farci intimidire”.

Commentatori e cronisti hanno evidenziato come simili episodi, trasformando il dissenso in intimidazione, minino il ruolo essenziale del giornalismo: “La libertà d’informazione non è un trofeo di una parte, ma il terreno comune su cui tutte le parti devono potersi muovere“.

 

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