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Tre soldati thailandesi feriti da mine al confine con la Cambogia

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Un attacco mortale al confine solleva preoccupazioni sul rispetto della tregua tra Thailandia e Cambogia.

Un grave incidente ha scosso il confine tra Thailandia e Cambogia: tre soldati thailandesi sono stati feriti da una mina durante una pattuglia. Questo episodio, avvenuto sabato mattina, segna il terzo attacco di questo tipo in poche settimane, alimentando le preoccupazioni per una possibile escalation delle tensioni tra i due paesi, già segnati da recenti violenti scontri.

Dettagli dell’incidente

Secondo le informazioni diffuse dalle forze armate thailandesi, uno dei soldati ha subito l’amputazione di un piede, mentre gli altri due hanno riportato ferite significative. L’incidente si è verificato in un’area compresa tra le province di Sisaket in Thailandia e Preah Vihear in Cambogia. Il Royal Thai Armed Forces ha specificato che uno dei soldati ha riportato una grave lesione alla gamba, un altro è stato colpito alla schiena e al braccio, mentre il terzo ha subito danni all’orecchio a causa della pressione esplosiva. Ti chiedi come possa accadere una cosa del genere in un’area già bonificata?

Le forze armate cambogiane hanno dichiarato di non aver ricevuto conferme chiare dai propri reparti di frontiera riguardo all’esplosione, ribadendo il loro impegno a rispettare lo spirito della tregua concordata. Tuttavia, il Ministero degli Esteri thailandese ha affermato che l’incidente è avvenuto all’interno del territorio thailandese e ha annunciato l’intenzione di presentare una denuncia contro la Cambogia per violazione di un trattato che vieta l’uso delle mine e per violazione della sovranità thailandese.

Contesto e tensioni tra i due paesi

Con questo nuovo episodio, salgono a tre gli incidenti in cui soldati thailandesi sono stati feriti da mine nelle ultime settimane. Gli episodi precedenti avevano già portato a un deterioramento delle relazioni diplomatiche, culminando in cinque giorni di combattimenti tra le due nazioni, il conflitto più grave nell’area in oltre dieci anni. Ti immagini il clima di paura e incertezza che regna in queste zone?

Le violenze, avvenute tra il 24 e il 28 luglio, hanno visto uno scambio di colpi di artiglieria, battaglie di fanteria e attacchi aerei, causando la morte di almeno 43 persone. La situazione è stata placata solo dopo l’intervento del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha avvisato entrambi i paesi della sua intenzione di non concludere accordi commerciali se le ostilità fossero continuate.

Le conseguenze e i prossimi passi

Un incontro tra funzionari della difesa si è concluso giovedì a Kuala Lumpur con un accordo per estendere la tregua. Inoltre, i due paesi hanno accettato l’intervento di osservatori dell’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (ASEAN) per monitorare le aree di confine contese e garantire che le ostilità non riprendano. Quali saranno le ripercussioni di questa situazione sul futuro delle relazioni tra Thailandia e Cambogia?

Bangkok accusa Phnom Penh di aver piantato mine nel lato thailandese del confine, che hanno ferito i soldati il 16 e il 23 luglio. Tuttavia, il governo cambogiano ha negato di aver posizionato nuove mine, sostenendo che i soldati thailandesi hanno deviato dai percorsi concordati, attivando mine residue lasciate da decenni di guerra. La situazione rimane tesa e viene monitorata attentamente da entrambe le parti.