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Accordo commerciale UE-Mercosur approvato: cosa significa per l'Europa

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L'accordo commerciale UE-Mercosur segna un traguardo storico, ma suscita preoccupazioni tra gli agricoltori europei.

La Commissione europea ha ufficialmente dato il via libera all’accordo commerciale con il Mercosur, il mercato comune del Sud America. Questo accordo, siglato a dicembre dopo 25 anni di negoziati, rappresenta il più ampio trattato commerciale mai stipulato dall’Unione Europea. La proposta sarà ora presentata ai 27 Stati membri per l’approvazione finale.

Dettagli dell’accordo e impatti attesi

L’accordo prevede l’eliminazione dei dazi su quasi tutte le merci scambiate tra l’Unione Europea e i Paesi del Mercosur, che includono Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay. Secondo le stime della Commissione Europea, le esportazioni verso questi Paesi potrebbero aumentare del 39%, portando a un incremento di 49 miliardi di euro e creando 440.000 nuovi posti di lavoro. Tuttavia, l’accordo è stato contestato da diversi settori, in particolare quello agricolo, preoccupato per i potenziali danni alla produzione locale.

Per rispondere a queste preoccupazioni, la Commissione ha introdotto un meccanismo di salvaguardia che prevede una rete di sicurezza di oltre 6 miliardi di euro, parte della Politica Agricola Comune (PAC). Questo fondo è pensato per supportare i settori più vulnerabili, come le carni bovine e il pollame, che rischiano di essere colpiti da una concorrenza non equa con i prodotti sudamericani.

Reazioni e posizioni degli Stati membri

Il governo italiano ha dichiarato che esaminerà attentamente il nuovo testo dell’accordo. Tuttavia, le associazioni di categoria, come Confagricoltura, esprimono forte preoccupazione. «Ci sono ancora molte questioni aperte» ha affermato un portavoce, sottolineando che l’accordo potrebbe risultare penalizzante per produzioni chiave in Europa. Anche Coldiretti ha criticato l’accordo, chiedendo maggiori garanzie riguardo al rispetto dei parametri sanitari e ambientali.

Alcuni Paesi, come Francia e Polonia, hanno espresso una netta opposizione all’accordo, mentre altri, come Germania e Spagna, lo vedono come un’opportunità per riequilibrare le perdite commerciali dovute ai dazi imposti dagli Stati Uniti e per ridurre la dipendenza dalla Cina.

Misure di salvaguardia e controlli

In risposta alle preoccupazioni degli Stati membri, l’Unione Europea ha garantito che gli standard per i prodotti agroalimentari non verranno rivisti. Tutti i prodotti provenienti dal Mercosur dovranno rispettare le stesse regole di produzione in materia di pesticidi e requisiti sanitari. L’accordo limita le importazioni agroalimentari preferenziali dal Mercosur a una piccola percentuale della produzione europea, come l’1,5% per le carni bovine.

Per tutelare i produttori europei, verranno aumentati i controlli e le valutazioni di impatto. L’UE ha anche promesso di proteggere i prodotti con indicazioni geografiche, per garantire che i prodotti di alta qualità europei non vengano danneggiati dalla concorrenza sudamericana.

Nonostante queste misure, le associazioni di categoria rimangono scettiche. Confagricoltura, Coldiretti e Filiera Italia chiedono che le clausole di salvaguardia scattino automaticamente in caso di crisi e che vengano effettuati controlli rigorosi su tutti i prodotti agroalimentari in ingresso in Europa. La situazione rimane tesa mentre l’accordo attende l’approvazione finale da parte dei Paesi membri e del Parlamento europeo.