Tragedia dopo l’assalto al pullman dei tifosi del Pistoia Basket lungo la superstrada Rieti-Terni: l’autista Raffaele Marianella ha perso la vita a seguito del lancio di pietre e mattoni contro il mezzo. La polizia ha fermato tre ultrà della Sebastiani Basket Rieti, accusati di omicidio volontario, mentre un quarto tifoso risulta indagato per favoreggiamento.
Le indagini, basate su filmati, celle telefoniche e conversazioni tra tifosi, cercano di ricostruire la dinamica dell’aggressione e identificare tutti i partecipanti all’assalto.
Assalto al pullman del Pistoia Basket: indagini e conseguenze per la Sebastiani Basket Rieti
Gli investigatori hanno esaminato filmati, celle telefoniche e conversazioni su WhatsApp, dalle quali è emersa la pianificazione dell’aggressione da parte di almeno tre tifosi della Sebastiani. Le immagini analizzate includono momenti prima, durante e dopo la partita tra Pistoia e Rieti, comprese le fasi successive al palazzetto e lungo il percorso verso il bivio della superstrada per Terni, teatro del lancio di pietre e mattoni.
Le prime indagini sul corpo di Marianella hanno confermato che il 65enne è morto a causa di un trauma facciale provocato da un sasso, sul quale saranno effettuati esami del DNA per risalire all’autore.
A seguito della tragedia, la Federbasket ha disposto che le partite casalinghe della Sebastiani Rieti si svolgano a porte chiuse fino al termine delle indagini, mentre il club si costituirà parte civile per il danno economico e d’immagine subito. È stata inoltre annullata un’amichevole con la nazionale, e per tutte le gare della settimana è stato previsto un minuto di silenzio e il lutto al braccio in memoria di Marianella.
Assalto al pullman del Pistoia Basket: chi sono i tre fermati per omicidio
Tre ultrà della Sebastiani Basket Rieti sono stati fermati dalla polizia con l’accusa di omicidio volontario in concorso per la morte di Raffaele Marianella, il secondo autista del pullman dei tifosi di Pistoia colpito da una sassaiola sulla strada statale 79 verso Terni dopo la partita di domenica.
Si tratta di Manuel Fortuna, 31 anni, Kevin Pellecchia, 20 anni, e Alessandro Barberini, 53 anni, tutti noti alle forze dell’ordine. Secondo la questura di Rieti, nei loro confronti sono emersi gravi indizi di colpevolezza. I tre facevano parte della “Curva Terminillo” e sui profili social di due degli arrestati, Barberini e Fortuna, compaiono foto di Mussolini, simboli associati al fascismo, oltre a video e brani musicali collegati a gruppi di estrema destra.
In passato erano già stati segnalati durante altri incontri di pallacanestro per tensioni con tifoserie ospiti. Un quarto ultras è attualmente indagato per favoreggiamento. Le indagini hanno preso avvio dagli agenti che scortavano il pullman e avevano notato alcune persone travisate allontanarsi rapidamente in auto dopo l’aggressione; una delle vetture è stata bloccata, portando all’identificazione dei sospettati.