> > Assoluzione per Tap e i suoi vertici: il tribunale di Lecce emette la sentenza

Assoluzione per Tap e i suoi vertici: il tribunale di Lecce emette la sentenza

Tribunale di Lecce emette sentenza su Tap

Il tribunale di Lecce assolve la società Tap e 18 persone accusate di reati ambientali

Il verdetto del tribunale di Lecce

Il tribunale di Lecce ha emesso una sentenza di assoluzione nei confronti della società Tap e di 18 persone, tra cui i vertici del management dell’epoca, accusati di vari reati legati alla realizzazione del tratto terminale salentino del gasdotto. La giudice Panìco ha dichiarato che “il fatto non sussiste” per gli otto imputati per i quali il pubblico ministero Alessandro Prontera aveva richiesto la condanna per inquinamento ambientale.

Per gli altri capi d’imputazione, il pm aveva chiesto l’assoluzione o la prescrizione.

Le figure coinvolte e le accuse

Tra gli assolti figurano nomi noti come Michele Elia, ex country manager di Tap Italia, e Gabriele Lanza, project manager di Tap. Altri manager di Saipem e della Icop, società coinvolte nella costruzione del microtunnel, sono stati anch’essi scagionati. Inizialmente, per ciascuno degli otto imputati era stata richiesta una multa di 66.667 euro, ma il tribunale ha deciso di assolverli da tutte le accuse. Questo verdetto segna una svolta significativa per la società Tap, che ha sempre sostenuto la correttezza delle proprie operazioni.

Il contesto e le implicazioni

Il gasdotto Tap, che trasporta metano dall’Azerbaijan all’Italia, ha suscitato polemiche e contestazioni ambientali sin dalla sua progettazione. I comuni di Melendugno e Vernole, che avevano inizialmente costituito parte civile nel processo, hanno ritirato la loro richiesta in virtù di un accordo con Tap, che ha portato a ristori complessivi di oltre 8 milioni di euro. Questo sviluppo evidenzia come le dinamiche economiche e giuridiche possano influenzare le decisioni legali e le percezioni pubbliche riguardo a progetti infrastrutturali controversi.