Argomenti trattati
Due attivisti pro-democrazia di Hong Kong, Tony Chung e Ted Hui, hanno fatto notizia recentemente per aver ottenuto asilo nel Regno Unito e in Australia. Ma chi sono veramente questi uomini e quali battaglie hanno affrontato? Entrambi erano ricercati dalle autorità cinesi per il loro attivismo durante le proteste antigovernative del 2019, un periodo che ha visto un aumento drammatico della repressione delle libertà civili nella città.
Questo sviluppo si colloca in un contesto di crescente tensione tra Hong Kong e Pechino, dove le leggi sulla sicurezza nazionale hanno limitato drasticamente i diritti politici. Che futuro attende i due attivisti ora che hanno trovato rifugio lontano da casa?
Chi sono gli attivisti e quali sono le loro storie?
Tony Chung, ex attivista per l’indipendenza di Hong Kong, ha visto la sua vita prendere una piega drammatica nel 2020, quando è stato arrestato e condannato a quasi quattro anni di carcere per secessione e riciclaggio di denaro. Dopo la sua liberazione, ha cercato e trovato rifugio nel Regno Unito, dove ha recentemente ottenuto lo status di rifugiato e un permesso di residenza di cinque anni. In un post emozionante sui social media, Chung ha condiviso la sua gioia per aver finalmente trovato protezione, promettendo di continuare la sua lotta per la democrazia, nonostante le difficoltà personali, inclusi problemi di salute mentale. Ti sei mai chiesto quanto sia difficile combattere per i propri diritti, lontano dalla propria terra?
Dall’altro lato, Ted Hui, ex membro del Parlamento, ha lasciato Hong Kong a dicembre 2020, dopo aver guadagnato notorietà per le sue audaci azioni durante le sessioni legislative. Ricordi quando lanciò una pianta marcia per protestare contro una legge che criminalizzava l’insulto all’inno nazionale cinese? Ora vive ad Adelaide, dove lavora come avvocato e ha ricevuto un visto di protezione. Hui ha espresso la sua gratitudine nei confronti del governo australiano per aver riconosciuto il suo bisogno di asilo in un messaggio su Facebook. La sua storia è un esempio di come la lotta per la libertà possa portare a scelte difficili ma necessarie.
Il contesto della repressione a Hong Kong
Negli ultimi anni, la situazione a Hong Kong è cambiata radicalmente. Dall’imposizione della legge sulla sicurezza nazionale da parte di Pechino nel 2020, le libertà civili nella città sono state gravemente compromesse. Le autorità locali hanno intensificato le persecuzioni contro chiunque osi dissentire, con pene che possono arrivare fino all’ergastolo per reati come tradimento e insurrezione. Ti sei mai chiesto come sia vivere in un luogo dove il dissenso è punito così severamente? Molti attivisti, proprio come Chung e Hui, si trovano ora in fuga, mentre la polizia ha offerto ricompense fino a 1 milione di dollari di Hong Kong per catturare chi si trova all’estero.
In una dichiarazione ufficiale, il governo di Hong Kong ha condannato l’assegnazione di asilo a Chung e Hui, definendo queste azioni una manifestazione di “disprezzo per lo stato di diritto”. La spaccatura tra Hong Kong e le democrazie occidentali si fa sempre più evidente, mentre queste ultime continuano a sostenere attivamente i diritti degli attivisti perseguitati. La domanda è: quale sarà il futuro di Hong Kong in questo contesto di crescente tensione?
I sentimenti degli attivisti e le loro sfide future
Entrambi gli attivisti hanno condiviso sentimenti contrastanti riguardo alla loro nuova vita all’estero. Hui ha espresso la sua tristezza quando riceve congratulazioni per il suo nuovo inizio, sottolineando che essere un rifugiato politico comporta una perdita profonda e un distacco dalla propria casa. “Se non fosse per la persecuzione politica, non avrei mai pensato di vivere in una terra straniera”, ha scritto. È difficile immaginare quanto possa essere doloroso questo distacco.
Chung, nonostante le sue sfide, continua a impegnarsi nella lotta per la libertà e la giustizia per Hong Kong, diventando un simbolo di resilienza e determinazione. La loro storia non è solo un racconto di fuga, ma rappresenta la speranza di chi lotta per i diritti umani e la democrazia, anche di fronte a gravissime avversità. Ti ha mai colpito come la lotta per la giustizia possa ispirare e unire le persone, anche a distanza?