> > Bimbo ucciso da due pitbull, parla il primo soccorritore: "C'è rammarico per...

Bimbo ucciso da due pitbull, parla il primo soccorritore: "C'è rammarico perché la vittima era così piccola"

pitbull bimbo

A 'La Vita in Diretta' il racconto, ancora sotto shock, di Mario, il primo soccorritore del 118 giunto sul luogo dopo l'aggressione dei due pitbull sul bimbo di 13 mesi

In queste ore è arrivata la notizia che cinque persone sono indagate per la morte di Francesco Pio. A rivelare nuovi dettagli sulla vicenda è il primo soccorritore, intervenuto dopo l’aggressione del bimbo di appena 13 mesi ucciso dai due pitbull.

La testimonianza del primo soccorritore

A ‘La Vita in Diretta’ il commovente racconto di Mario, il primo soccorritore del 118 giunto sul luogo della tragedia:

«Ci è arrivata una chiamata in codice rosso: “bimbo azzannato non cosciente”, questa è stata la comunicazione del 118».

Mario, inoltre, racconta:

«La chiamata è arrivata alle 8:29 minuti, siamo partiti subito, siamo arrivati in 10 minuti da Eboli a Campolongo. Eravamo: io, l’autista, l’infermiere e il medico. Siamo entrati e abbiamo trovato il bimbo adagiato in una coperta sul tavolo, abbiamo provato la rianimazione ma non c’è stato nulla da fare perché già morto».

Il rammarico dei soccorritori per la morte del piccolo

«Tra noi soccorritori c’è stato un attimo di silenzio, ci parlavamo con gli occhi. Tra di noi c’è rammarico perché la vittima era così piccola. Abbiamo fatto tanti interventi ma questo è in una classifica speciale».

I due pitbull dopo la morte del bimbo

«I cani erano chiusi, abbiamo sentito solo che abbaiavano. In casa c’era la mamma e i due fratelli di quest’ultima. Siamo stati noi a medicare lo zio e la mamma: lei ha avuto diversi morsi sulla gamba sinistra, anche lo zio, ma con ferite più lievi».

Lo shock vissuto dal soccorritore

«Di questa storia ricorderò la puzza di sangue che c’era nel giardino e l’immagine del bimbo sul tavolo privo di vita».