Roma, 22 lug. (Adnkronos) – L'Ulivo "è un simbolo che rappresenta un desiderio: una nuova stagione di partecipazione e impegno per il bene del Paese". Lo dice in un'intervista a La Gazzetta del Sud, Ernesto Maria Ruffini. L'ex-direttore dell'Agenzia delle Entrate sta girando l'Italia con il suo libro 'Più Uno'. "Sono nati comitati in tutte le regioni italiane con una partecipazione che è andata oltre le mie aspettative in oltre 150 città e aumentano ogni giorno.
Un risultato enorme per un'associazione creata con alcuni amici di cui discutevamo da tempo di impegno politico".
"Il centrodestra -aggiunge- oscilla tra immobilismo e tentazioni di autoritarismo. Le disuguaglianze lasciano fuori pezzi sempre maggiori del Paese. Abbiamo bisogno di altro". E sul centro osserva: "Bisogna smetterla di usare schemi geometrici come il centro o formule astratte come tende, campi larghi e stretti o accampamenti vari tra i cespugli. Smetterla di attribuire etichette. E smetterla di parlare di nomi. La politica non è un reality show, ma dovrebbe essere il costante impegno ad affrontare le questioni di cui le famiglie parlano a cena".
"Non c’è un elettorato 'moderato' e uno 'estremista'. Ci sono le persone che vanno ascoltate, per capire quali sono le loro priorità. Prima di dare risposte bisogna fare domande e poi fare silenzio per ascoltare. È questo il limite dei partiti di adesso: hanno smesso di chiedere, si sono messi su un piedistallo da cui spiegano ai cittadini come vivere".