Roma, 14 feb. – (Adnkronos) – "Mi sono presa questo tempo per me, per la mia famiglia e per stare con i miei genitori. Mio padre mi spinge a tornare rapidamente, ma è importante ricaricarsi, fisicamente e mentalmente. Ora il mio unico problema è che ho troppa energia e sto infastidendo mia moglie! Sono pronto a tornare in sella". Così l'ex allenatore di Juventus, Chelsea e Inter, Antonio Conte, in un'intervista al 'Telegraph'.
"Non basta solo divertire, le mie squadre devono anche vincere altrimenti gli altri aspettano di festeggiare il mio fallimento. Questa è la verità", sottolinea Conte. Il quotidiano inglese svela anche un retroscena di quest'estate, quando il tecnico leccese non è voluto entrare in un duello con Spalletti e quindi ha fatto un passo indietro per la guida della Nazionale.
Conte rivela il suo sogno da allenatore. "Onestamente un sogno ce l’ho: un giorno mi piacerebbe sollevare la Champions League anche da allenatore. So che è molto difficile, la gente pensa che sia semplice, ma devi trovarti nel club giusto, un club che corrisponda alle tue ambizioni, un club pronto a fare l'ultimo passo per vincere la Champions. Non è facile, basta vedere il Manchester City, quanto ci ha messo a costruire quel successo. Sette anni, no? Vorrei regalare questa gioia a mio padre. Mi ha detto ‘Vorrei vederti sollevare la Champions League’. Non è semplice, ma tutti hanno diritto ad avere un sogno".
Nel corso del lungo botta e risposta, Conte spiega alcuni retroscena relativi alla sua metodologia di lavoro. Tra questi, l'uso del Subbuteo: "In ogni club in cui ho allenato ho portato il Subbuteo, anche a volte per spiegare alcune situazioni tattiche con i miei giocatori. Ne ho sempre avuto uno a casa mia". Poi apre alla possibilità di giocare con la difesa più alta quando sarà di nuovo in sella: "Perché no, è una possibilità. La prima cosa è adattarti alle caratteristiche dei giocatori che hai".