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La disoccupazione in Canada ha raggiunto livelli preoccupanti. Con quasi 1.6 milioni di persone senza lavoro ad agosto, il tasso di disoccupazione è salito al 7.1%, il valore più elevato dal maggio 2016. La perdita di posti di lavoro ha colpito duramente il mercato, con 65.500 lavoratori che hanno perso il posto, principalmente nei settori del lavoro part-time.
La situazione è aggravata dall’incertezza delle politiche commerciali degli Stati Uniti, che ha portato le imprese canadesi a frenare assunzioni e investimenti.
Aumento della disoccupazione e impatti settoriali
I dati forniti da Statistics Canada mostrano chiaramente la gravità della situazione. Il tasso di disoccupazione è aumentato di 0.2 punti percentuali rispetto al mese precedente, evidenziando una tendenza negativa che si riflette anche nell’aumento delle persone in cassa integrazione. Doug Porter, capo economista di BMO Capital Markets, ha commentato: “Penso che questo rafforzi l’idea che l’economia stia lottando con l’incertezza sul fronte commerciale.”
Il settore del trasporto e della logistica ha subito una perdita di 22.700 posti di lavoro, mentre il settore manifatturiero ha visto un calo di 19.200 posti. Tuttavia, il colpo più duro è stato registrato nei servizi professionali, scientifici e tecnici, con una perdita di 26.100 posti. In totale, il settore dei servizi ha visto un totale netto di 67.200 posti di lavoro scomparire.
Le conseguenze delle politiche commerciali
L’incertezza sulle politiche commerciali, in particolare a causa delle tariffe imposte dagli Stati Uniti su acciaio, alluminio e automobili, ha avuto ripercussioni significative sull’economia canadese. Questi fattori non solo hanno influenzato direttamente i settori colpiti, ma hanno anche creato un clima di sfiducia tra le imprese, rendendo difficile l’assunzione di nuovi lavoratori e la pianificazione di investimenti futuri. L’economia canadese, pur mostrando resilienza negli ultimi mesi, sta pagando il prezzo di queste tensioni commerciali.
Il tasso di occupazione è sceso al 60.5%, il livello più basso dall’inizio della pandemia. Anche il tasso di partecipazione, che misura quante persone sono attivamente coinvolte nel mercato del lavoro, è sceso al 65.1%. Questi dati sono un chiaro indicatore della criticità della situazione occupazionale e della necessità di un intervento per stimolare il mercato.
Prospettive future e reazioni del mercato
Dopo la pubblicazione di questi dati, il mercato monetario ha cominciato a scommettere su un possibile taglio dei tassi di interesse, con probabilità che sono salite al 92%. Questo riflette l’aspettativa di una risposta da parte della Banca Centrale per affrontare la stagnazione economica. Il dollaro canadese ha mostrato segni di forza grazie al calo del dollaro statunitense, ma la stabilità economica rimane un obiettivo difficile da raggiungere.
In conclusione, la situazione occupazionale in Canada è in un momento critico, con segnali di allerta che indicano la necessità di azioni decisive per affrontare le sfide economiche attuali. Le imprese e i lavoratori sono in attesa di sviluppi significativi, sperando in un cambiamento positivo che possa rilanciare il mercato del lavoro e l’economia nazionale.