Un assalto inaspettato
Recentemente, un agriturismo ad Altamura, in provincia di Bari, è stato “assediato” da circa cento cinghiali, tra cui numerosi cuccioli. Questo evento ha sollevato un allarme significativo da parte di Coldiretti Puglia, che ha evidenziato come gli animali siano in cerca di cibo e acqua, devastando i raccolti e danneggiando le strutture agricole.
La situazione è diventata insostenibile, con gli agricoltori che si trovano a fronteggiare perdite ingenti e una crescente preoccupazione per la sicurezza dei visitatori e dei residenti.
Un problema diffuso
Secondo le stime di Coldiretti, la Puglia è attualmente “invasa” da circa 250mila cinghiali. Questi animali non si limitano a rimanere nelle aree rurali, ma si spingono anche nei centri urbani, creando situazioni di pericolo. Le immagini di cinghiali che vagano tra le auto in sosta e le carrozzine dei bambini sono diventate sempre più comuni, suscitando timori tra i cittadini. La presenza di questi animali selvatici non solo compromette la sicurezza pubblica, ma rappresenta anche una minaccia diretta per l’economia agricola della regione.
Le conseguenze per l’agricoltura
Il danno economico causato dai cinghiali è significativo. Gli agricoltori pugliesi si trovano a dover affrontare la distruzione dei raccolti, con conseguenze dirette sulla produzione alimentare e sul reddito delle famiglie. Le coltivazioni di cereali, ortaggi e frutta sono particolarmente vulnerabili, e la situazione è aggravata dalla mancanza di misure efficaci per il controllo della popolazione di cinghiali. Coldiretti ha chiesto interventi urgenti da parte delle autorità competenti per affrontare questa emergenza, sottolineando la necessità di strategie di gestione sostenibile della fauna selvatica.