Trascorsa la pausa di ieri, 1 maggio, prosegue la congregazione generale dei cardinali che, dal 7 maggio, saranno coinvolti nel Conclave, dopo il quale sarà eletto il successore di Papa Francesco. Da questa mattina dunque continua il confronto sui temi che riguardano il futuro della Chiesa. L’argomento finanze è stato affrontato, ora è atteso un dibattito sulle riforme volute da Papa Francesco.
Conclave, prosegue la congregazione generale dei cardinali dopo la pausa del Primo maggio
Se il cardinale tedesco Gerhard Mueller si definisce contrario ad ogni apertura al mondo Lgbt, il cardinale di Singapore William Goh auspica una Chiesa che si occupi non solo dei cattolici, ma del bene di tutta la società. In Vaticano continua anche il Giubileo: in questi giorni, in particolare, varcheranno la Porta Santa lavoratori e imprenditori. Nel frattempo da ieri emerge una novità sulla modalità di partecipazione al Conclave del cardinale emerito di Sarajevo, Vinko Puljic, il quale ha assicurato che entrerà nella Cappella Sistina come tutti gli altri e che voterà lì, e non da Casa Santa Marta, come si era detto per le sue condizioni di salute. “Non ho ricevuto questa informazione”, ha commentato in una intervista all’associazione L’isola che non c’è di Latiano, Brindisi, facendo riferimento a una eventuale modalità di voto diversa dagli altri cardinali. “Ho bisogno di aiuto per entrare in Cappella Sistina ma penso che non c’è problema. Con l’aiuto entro in Cappella Sistina”, ha affermato il cardinale.
Il Conclave è alle porte: divulgati avvisi e convocazioni
Nel frattempo, l’Ufficio delle Celebrazioni liturgiche pontificie ha divulgato gli avvisi e le convocazioni per il giuramento degli officiali e addetti al Conclave, che sarà lunedì 5 maggio alle 17.30 nella Cappella Paolina. Poi, mercoledì 7 maggio alle 10 nella Basilica di San Pietro, ci sarà la messa “Pro eligendo Pontifice“, cha sarà presieduta dal cardinale decano Giovanni Battista Re. Ill 7 maggio, alle 16.30, vi sarà l’ingresso degli elettori in Conclave e il giuramento per l’elezione del Papa, prima dell’“extra omnes” dalla Sistina e della prima votazione. Se sarà necessario, le votazioni proseguiranno nei giorni successivi al ritmo di quattro al giorno (due la mattina e due il pomeriggio), sempre con la maggioranza dei due terzi perché sia valida l’elezione.