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Il recente accordo dei membri dell’Unione Europea, incluso il Belgio, per congelare indefinitivamente i beni della Banca Centrale Russa ha segnato un passo significativo nella risposta europea all’aggressione russa. Questa decisione, riportata da fonti come Reuters e Associated Press, è stata accolta con favore da vari leader europei, che la vedono come un segnale chiaro a Mosca riguardo alle conseguenze delle sue azioni.
Un cambiamento strategico nella gestione degli asset
Fino ad ora, il congelamento dei beni russi, che ammonta a circa 210 miliardi di euro, richiedeva un rinnovo semestrale, esponendo la misura a possibili veti da parte di stati come Ungheria e Slovacchia. Con la nuova normativa, i beni rimarranno congelati senza la necessità di ulteriori approvazioni ogni sei mesi, rappresentando un cambiamento cruciale nella strategia dell’Unione Europea.
Rassicurazione al Belgio
La decisione di rendere il congelamento indefinito è stata presa per rassicurare il Belgio, dove la maggior parte degli asset russi è detenuta. Questo passaggio fa parte di un piano più ampio che prevede l’utilizzo di questi beni per fornire all’Ucraina un prestito fino a 165 miliardi di euro, destinato a coprire sia i costi militari che quelli civili per il periodo 2026-.
Implicazioni legali e reazioni da Mosca
In risposta a questa decisione, la Banca Centrale Russa ha avviato un’azione legale contro Euroclear, una società con sede in Belgio, accusandola di impedire l’accesso ai propri fondi congelati. Il Cremlino ha definito le azioni dell’Unione Europea come illegali e contrarie al diritto internazionale, sostenendo che violano i principi di immunità sovrana degli asset.
Il messaggio dell’Unione Europea
La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che questa decisione invia un chiaro messaggio a Mosca: la Russia dovrà affrontare costi crescenti finché continuerà la sua guerra di aggressione contro l’Ucraina. Ha inoltre sottolineato l’importanza di rafforzare l’Ucraina sia sul campo di battaglia che nei tavoli di negoziazione.
Prossimi passi e sfide politiche
Le ultime disposizioni riguardanti il congelamento dei beni e il prestito all’Ucraina saranno ulteriormente discusse durante il Consiglio europeo previsto per il 18 dicembre. In questa occasione, i leader dell’UE dovranno affrontare le sfide politiche, dato che alcuni stati membri esprimono riserve sull’uso degli asset congelati.
Il governo italiano, insieme a Belgio, Bulgaria e Malta, ha manifestato il suo sostegno al congelamento, ma ha anche sottolineato l’importanza di una discussione politica approfondita prima di qualsiasi utilizzo di tali beni. Queste posizioni potrebbero influenzare le dinamiche del summit e il futuro delle relazioni tra l’Unione Europea e la Russia.