Vienna 11 nov. (Adnkronos) – "Il crimine organizzato può essere vinto a patto che le istituzioni e le varie articolazioni della società si riconoscano nei doveri condivisi di civica responsabilità. È vero nei contesti nazionali ed è vero a livello sovranazionale. Del resto, come si potrebbe pensare o pretendere di combattere in modo diverso e con successo attività criminali transnazionali?" Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Vienna, insieme all'omologo d'Austria, Alexander Van der Bellen, alle celebrazioni per il 25esimo anniversario della Convenzione delle Nazioni unite contro la criminalità organizzata transnazionale, adottata a Palermo nel dicembre 2000 e ratificata oggi da 190 Paesi.
"Giovanni Falcone -ha quindi ricordato il Capo dello Stato- aveva intuito l’importanza della cooperazione internazionale come strumento per contrastare la criminalità organizzata: dai traffici illeciti alla movimentazione dei proventi di reato per il loro riutilizzo e riciclaggio. Forte di questa convinzione, Falcone aveva guidato –proprio in questo edificio– la delegazione italiana alla prima sessione della Commissione Onu per la Prevenzione del crimine e per la giustizia penale, nel 1992, poche settimane prima del suo assassinio. La sua visione venne condivisa e sviluppata giungendo all’avvio dei lavori per la redazione della Convenzione di Palermo. Oggi, qui, a Vienna, rinnoviamo solennemente il nostro impegno contro la criminalità organizzata. Si tratta di una comune responsabilità morale che appartiene alla comunità internazionale nel suo insieme, e deve unirla".