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Ocean Viking, Libia porto non sicuro: richiesta all'Italia

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Sos Mediterranee, ong che cura la gestione degli immigrati situati sulla Ocean Viking, ha richiesto l'intervento dell'Italia quale porto sicuro.

Nella giornata di venerdì 18 ottobre, la nave Ocean Viking aveva salvato 104 persone situate su un unico gommone a, circa, 50 miglia dalle coste libiche.

Ocean Viking, richiesta di porto sicuro

Come dichiarato in un messaggio lanciato da Sos Mediterranee che, assieme a Medici senza Frontiera, cura la gestione dei migranti presenti sulla nave, la Libia non rappresenta un porto sicuro e si richiede l’intervento di Italia e Malta: “La Ocean Viking ha lasciato la zona di ricerca e soccorso libica e ha richiesto un luogo sicuro ai Maritime Rescue Coordination Centre (Mrcc) Italiano e Maltese, chiedendo loro di coordinarsi in quanto MRCC con maggiore capacità di assistenza per facilitare lo sbarco il prima possibile. Tra le persone soccorse ci sono 40 minori, dei quali il 30 per cento non accompagnati, e due donne incinte“. Non si è fatto attendere il commento della Lega, nel nome di Riccardo Molinari (capogruppo alla Camera) e Massimiliano Romeo (capogruppo al Senato), che hanno lanciato un monito al neo Ministro degli Interni Lamorgese: “Altre decine di immigrati illegali saranno trasferiti in Italia dalla Guardia costiera. Pensa di vietare lo sbarco o di far finta di nulla come da più di un mese a questa parte?“.

Viminale, rimpatri in Tunisia

Come emerso da fonti interne al Viminale, nella giornata di lunedì 21 ottobre, 34 immigrati sono stati rimpatriati in Tunisia nel rispetto degli accordi stipulati in materia di rimpatrio per i tunisini illegalmente arrivati sulle coste italiane. Domani (martedì 22 ottobre), è atteso lo sbarco dei 68 migranti da parte della nave Diciotti della Guardia costiera italiana a Pozzallo, dopo essere stati recuperati al sud di Lampedusa da ‘Asso 29’.